La meraviglia di Lecce raccontata da una scrittrice

Dal racconto di una scrittrice emerge la meraviglia di Lecce e tutto ciò che ha mostrato al mondo grazie alla fantastica sfilata di Dior. La città ha affascinato da sempre per le sue bellezze, ma la scrittrice ha ricordato che quando era piccola la città le stava stretta e quindi ha voluto evadere per cercare la sua dimensione. Da San Donato raggiungere Lecce era davvero un’impresa allora e c’erano solo due treni. Per ogni treno c’erano solo dei piccoli vagoni che portavano i ragazzi a scuola.

Lecce è nota anche come la Firenze del Sud

Si poteva anche andare in auto e bastava percorrere dieci chilometri per giungere a Lecce. Ci volevano circa venti minuti, visto che le strade non erano ben messe. La meraviglia di Lecce era strepitosa per chi veniva da un paesino e non poteva che rimanerne stregato. In città c’erano i semafori, il traffico, ma anche la scintillante pietra leccese e la magnificenza della piazza Sant’Oronzo. Era chiamata la Firenze del sud per i suoi tesori artistici, ed era davvero una bellezza.

La meraviglia di Lecce e la sfilata di Dior per un evento memorabile

Era facile lasciarsi conquistare dalla città e pensare che ad oggi è stata protagonista di un evento internazionale come quello della sfilata di Dior è qualcosa di incredibile. La serata del 22 luglio ha illuminato la città di un’aura diversa e l’ha collocata in quelle meraviglie che rendono eccezionali anche le cose più semplici. La direttrice di Dior Maria Grazia Chiuri è la donna che ha portato la maison a sfilare in una delle piazze più belle d’Italia, per un evento che è diventato memorabile. La Chiuri non ha dimenticato la sua terra e ha portato un tocco di internazionalità nel territorio.