Cosa vedere a Brindisi: Il Monumento al Marinaio d’Italia

Una delle tappe obbligatorie di Brindisi è sicuramente il Monumento al Marinaio d’Italia, una struttura che è stata realizzata per commemorare i circa 6.000 marinai caduti in occasione della prima guerra mondiale. Il monumento è stato eretto per volere di Benito Mussolini, che a quei tempi era Presidente del Consiglio dei Ministri del Regno d’Italia.

Per l’erezione di questo monumento fu scelta proprio la città di Brindisi (preferita alla Spezia e Trieste) per via del ruolo centrale che ebbe la città salentina durante la Grande Guerra. Per la realizzazione fu indetto un concorso nazionale riservato ad architetti e a scultori, i quali parteciparono fornendo ben 92 bozzetti di progetto. Coloro che vinsero il concorso furono l’architetto Luigi Brunati, con il grande timone con cappella-sacrario, e lo scultore Amerigo Bartoli dal titolo “Sta come torre”.

I lavori per la creazione del Monumento al Marinaio d’Italia iniziarono il 28 ottobre 1932 e si conclusero nell’ottobre dell’anno successivo, con un costo finale di 2.300.000 lire dell’epoca. L’inaugurazione del monumento avvenne il 4 novembre 1933, alla presenza del re Vittorio Emanuele III, oltre che di Achille Starace.

Il monumento subì delle modifiche dopo la sua erezione. Ad esempio, nel 1965 sul lato del porto, di fronte alla cripta, fu installata un’ara votiva, con una fiamma perenne, e vennero scoperte lapidi dedicate ai caduti della Marina Militare nella seconda guerra mondiale. Successivamente, con precisione nel 1968, durante i lavori di dragaggio dell’avamporto, fu recuperata una campana di bordo della corazzata Benedetto Brin, che è stata affondata per lo scoppio della santabarbara nel porto medio di Brindisi nel 1915.

Nel 2014 il Ministero della Difesa ha ceduto la proprietà del monumento al comune di Brindisi. Altre modifiche sono avvenute il 27 settembre 2017, in occasione del 102º anniversario del suo affondamento, all’interno della cripta. In particolare vennero posizionati un modellino in scala 1/100 della Regia Nave Benedetto Brin realizzato da Marco Matulli e una statua di Santa Barbara realizzata dal prof. Cosimo Marinò.