Le quattro Porte di Lecce accessi antichi della città

Delle quattro Porte di Lecce oggi ne rimangono solo tre, e sono denominate Napoli, Rudiae e San Biagio. Queste porte narrano la storia di questa città e del territorio, una storia millenaria che narra una continua successione di popoli che hanno dominato questi luoghi.

Tuttavia, la varietà di popoli che sono passati da questi territori hanno dato alla città una cultura ricca e variegata, oltre che monumenti meravigliosi oggi definiti fra i più belli della Puglia, come appunto le porte di accesso della città.

Erano state costruite per difendere la città

Le Porte di Lecce servivano per fortificare e difendere la città. Ancora oggi sono ammirate per la loro architettura e sono fra i simboli del luogo più visitati. Delle quattro porte oggi ne sono rimaste solo tre, e la quarta, che era la porta di San Martino, è stata abbattuta nel 1800. Le altre tre porte delimitano ancora oggi l centro storico di Lecce e sono oggetto di ammirazione da parte dei visitatori che vengono nella città per ammirarne le meraviglie.

La meraviglia delle Porte di Lecce

La Porta Napoli si trova nelle vicinanze della piazzetta Arco di Trionfo e risale al 1548. Questa porta è stata edificata da Ferrante Loffredo per omaggiare l’imperatore Carlo V e indicava la strada che portava al Regno di Napoli. La porta è caratterizzata da una facciata con due colonne corinzie con sopra lo stemma degli Asburgo, che era un’aquila a due teste.

La Porta San Biagio si trova presso la piazza d’Italia ed è dedicata al Santo nato a Lecce e poi trasferitosi in Armenia. Ricostruita nel 1774 per volere del governatore Tommaso Ruffo, la porta è composta da due colonne a fusto lisce con sopra gli stemmi di Ferdinando IV di Borbone e della città di Lecce. La Porta Rudiae portava verso l’antica città Rudiae ed è stata ricostruita nel 1703 sulle rovine di una porta più antica. Sulle quattro colonne si trovano i busti di Euippa, Idomeneo, Malennio, Dauno.