Tra storia e leggenda, ecco le 10 Grotte di Santa Maria di Leuca

Preziose e affascinanti, le 10 Grotte di Santa Maria di Leuca attirano ogni anno migliaia di turisti che accorrono per ammirare le bellezze e le meraviglie di questo territorio incantevole. Questo luogo, che si definiva come una vera e propria porta d’accesso al Salento, fu chiamato così probabilmente per il Santuario di Santa Maria de Finibus Terrae. Le scogliere alte e frastagliate nascondono arenili e distese di spiaggia sabbiosa dal colore giallo dorato di rara bellezza, e le grotte carsiche che si susseguono possiedono delle caratteristiche uniche al mondo.

Le 10 Grotte di Santa Maria di Leuca vantano la tutela della Capitaneria di Porto e del Ministero dell’Ambiente. Tra le grotte a Ponente troviamo la Grotta Porcinara, a cui vi si accede da terra: la grotta conserva al suo interno due grandi bocche dalle quali si accede nei tre ambienti comunicanti tra loro. Accessibile sia via mare che via terra è invece la Grotta del Diavolo, così chiamata per i cupi suoni che da lì provenivano. Anche questa grotta ha portato antichi oggetti sino ai giorni nostri, utensili, armi di selce, ceramiche ed ossa.

Le 10 Grotte di Santa Maria di Leuca bellezze pugliesi

Fanno parte delle 10 Grotte di Santa Maria di Leuca la Grotta del Presepe, che prende il nome dalla somiglianza con il classico scenario della nascita di Gesù, la Grotta delle Tre Porte, che possiede un misterioso cunicolo che termina 30 metri dopo in una stanza ricca di stalattiti e stalagmiti e la Grotta del Bambino, dove è stato ritrovato un molare superiore di un bambino dell’età di circa 10 anni.

Affascinante anche la Grotta dei giganti, che prende il nome dalla leggenda secondo la quale qui furono seppelliti i cadaveri dei giganti uccisi da Ercole, ma anche la Grotta della Stalla e la Grotta del Drago sono avvolte in leggende misteriose. Completano il quadro la Grotta Cazzafri, con il suo nome di origine greca significa “casa di spuma”, dove campeggiano alcune stalattiti e la Grotta del Morigio, detta così perché qui si fermarono i Mori prima di distruggere Leuca.