Acqua alla Puglia, sospeso progetto che doveva farla arrivare dalla diga del Liscione

Dovrà essere nuovamente progettata la conduttura che avrebbe dovuto portare acqua alla Puglia dalla diga del Liscione. Il progetto è stato quindi sospeso, infatti la conduttura deve essere allargata e il materiale deve essere modificato. Il presidente della Regione Toma in Consiglio regionale ha annunciato la notizia e quale è stato l’esito della riunione che si è tenuta al Ministero dell’Agricoltura il 5 novembre. All’incontro si è parlato di dare alla Puglia acqua in eventuale “surplus” che avrebbe il Molise. La questione però è complessa e bisogna capire meglio cos asta accadendo.

Accordo per dare acqua alla Puglia

Il presidente della Regione, Donato Toma, ha detto che destinare acqua alla Puglia dal Molise attraverso la realizzazione di un’infrastruttura di circa 41 chilometri vorrebbe dire traghettare verso la regione 20 milioni di metri cubi di acqua. Per realizzare questa operazione dovrebbero essere realizzati 34 chilometri di infrastruttura  in Molise e 7 in Puglia. Toma però ha sottolineato che prima di raggiungere questo accordo occorre capire quali sono le condizioni attuali idriche del Molise e a quale livello è la dispersione, visto che le condutture sono obsolete e più volte sono stati chiesti finanziamenti per migliorarle. Questo particolare ha ridotto l’effettiva disponibilità che ha di acqua la diga del Liscione.

Il progetto è stato sospeso

Il commissario del Consorzio di bonifica integrale Larinese, l’ingegnere Vincenzo Napoli, ha sospeso al momento il progetto che avrebbe dovuto portare acqua alla Puglia dal Molise tramite una conduttura. Il presidente Toma ha detto che bisogna introdurre una variante che vada a modificare il diametro e il materiale delle condotte. Lo scopo è quello di assicurare il giusto compenso al Molise e far ripartire il progetto, ovviamente avendo una conoscenza precisa degli effettivi volumi della diga del Liscione e di quanto verrebbe a costare l’infrastruttura. Il presidente Toma ha anche aggiunto che c’è una delibera che impegna la Giunta a definire il fabbisogno molisano in anticipo.