Agromafie: la denuncia arriva da Coldiretti Puglia

BARI – Per Coldiretti Puglia ci sarebbero dei territori in mano alla criminalità.

La Coldiretti della regione Puglia continua ad oggi ad insistere sull’argomento agromafie della Regione. In base all’analisi dell’Osservatorio sulla criminalità dell’agricoltura e sul sistema agroalimentare, il 9,5% dei territori sono in mano alla criminalità.  E si parla solo di terreni pugliesi, a confronto con i 26.200 estesi su tutto il territorio nazionale. Tutti e 20mila sarebbero nelle mani di soggetti condannati in via definitiva per diversi reati.

Alcuni tra i reati citati dalla Coldiretti, riguardano proprio l’associazione a delinquere di stampo mafioso e la contraffazione. Questi dati sono stati diffusi in seguito alla riunione degli Stati Generali dell’Antimafia Sociale, dopo l’aumento di attentati registrati nella città di Foggia e nella regione. Il presidente della Coldiretti Puglia, Giuseppe de Filippo, descrive una “stagionalità” delle attività criminali in campagna.

Il volume d’affari complessivo annuale delle agromafie vale più di 24 miliardi di euro solo in Italia, secondo la Coldiretti Puglia. Il presidente descrive la situazione come insostenibile. A mancare sarebbero uva, mandorle, ciliegie ed olive, oltre che tutti gli ortaggi annuali. In più, ci sarebbero gli ulivi ornamentali e atti di sabotaggio delle cantine, accanto ad atti intimidatori e di minaccia.

Secondo l’ente, alla base ci sarebbe la richiesta sempre maggiore di prodotti agroalimentari pugliesi.