Assunzione per 250 vigili del fuoco, indetto maxi ricorso

Un maxi ricorso è stato indetto per l’assunzione di 250 vigili del fuoco che dopo la selezione non è mai avvenuta. Fra le persone che dovevano essere assunte ci sono anche una decina di pugliesi. I giovani che avevano partecipato alla selezione erano in possesso di un diploma da programmatore che gli avrebbe dato 8 punti ma nella preselettiva il titolo non è stato considerato. Nonostante la I Sezione Bis del TAR Lazio, Roma abbia accolto il ricorso con la Sentenza n. 8258 e 8259 del 25 giugno 2019, e ritenuto illegittimi i motivi della esclusione dalla procedura i 57 candidati, altri problemi sono emersi.

Per l’assunzione per 250 vigili del fuoco hanno preso parte 68 candidati

Alla prova selettiva hanno partecipato sessantotto candidati, fra cui anche dieci pugliesi, e hanno superato la prova. Ma nella documentazione d’accesso presentata al concorso i candidati, che avevano tutti un diploma da perito programmatore, hanno presentato il titolo quando è stato loro richiesto, tuttavia non è stato validato dalla commissione. E così i 68 candidati non hanno ottenuto gli 8 punti nella graduatoria originaria, che avrebbero significato molto per correre verso l’assunzione. 53 dei vigili hanno deciso di rivolgersi ad un avvocato per chiarire la questione.

Secondo l’avvocato si tratta di una profonda ingiustizia

L’Avv. Antonio Zimbardi ha quindi dichiarato che è impensabile che una Pubblica Amministrazione non ammetta il proprio errore, così come il TAR e il Consiglio di Stato hanno entrambi riconosciuto. In più, hanno perfino ignorato la richiesta legittima avanzati dai ragazzi di riconvocare la Commissione. L’avvocato ha proseguito dicendo che si tratta di una grossa ingiustizia, se si pensa che prima non ritiene valido il diploma e poi neanche si degna di rispondere. I ragazzi che hanno partecipato al concorso per l’assunzione per 250 vigili del fuoco hanno un solo desiderio, quello di indossare la divisa e di coronare il loro sogno.