Atenei e innovazione, dal Gargano al Salento la sfida è aperta

La sfida per le università in Puglia è aperta. Atenei e innovazione sono un binomio perfetto che unisce tutti dal Gargano al Salento. Il nuovo anno accademico si prospetta ovunque ricco di novità, e non ha paura della concorrenza delle università del nord Italia oppure della pandemia che pare in autunno debba tornare. C’è invece una grande frenesia nel proporre un’offerta formativa ampia e variegata, con indirizzi nuovi, e c’è anche molto interesse a trovare la giusta tecnologia per migliorare la didattica a distanza. Cupertino, che si trova al timone del Politecnico barese, ha dichiarato che pandemia permettendo in autunno l’ateneo dovrebbe partire con tutti i corsi in presenza.

Molti atenei intendono ripartire con le lezioni in presenza

Come ha detto anche il docente di letteratura inglese alla guida dell’Università Aldo Moro di Bari Stefano Bronzini, da luglio le sedute di laurea magistrale si tengono già in presenza. Fabio Pollice, rettore dell’Università del Salento, intende iniziare il prossimo anno accademico riservando la didattica a distanza solo se vi è necessità causata dall’epidemia. Tuttavia, viene ribadito che gli atenei dovrebbero riempirsi solo per il 50 per cento e non oltre.

Atenei e innovazione, la formazione e l’offerta verranno premiati

Invece, a Foggia si tengono ancora online esami e lauree. In autunno i corsi riprenderanno in presenza solo per le matricole, a cui si affiancheranno gli studenti senior. Limone ha anche aggiunto che si procederà anche con un sistema misto chiamato blended learning. Limone ha anche aggiunto che gli atenei pugliesi si contenderanno studenti con le città del Nord sull’offerta didattica. Ad esempio, il Politecnico si sta dotando di uffici e laboratori di multinazionali delle consulenze e dell’industria. Inoltre, un corso aperto da meno di un mese, il competence center di Ernst&Young, assicura una formazione volta verso l’occupazione ed è questa la direzione che Limone vuole intraprendere.