Aumento delle auto elettriche in Puglia, ma niente colonnine pubbliche a Corato

In Puglia l’aumento delle auto elettriche ha registrato un notevole incremento rispetto ad altre regioni del centro sud in cui ancora si procede a rilento. E’ infatti in rialzo la vendita di auto sia elettriche che ibride, ma in particolare nel 2021 è più che raddoppiato il numero di quelle elettriche rispetto al 2020. La percentuale di crescita è di ben +114,2%, e da 13.804 vetture circolanti ad oggi ve ne sono addirittura 29.563. Tuttavia, da una analisi effettuata dal Centro Studi di AutoScout24 su base dati ACI – Automobile Club d’Italia, nel 2021 il parco circolante nella regione rimane ugualmente obsoleto e datato, e sono troppo pochi i miglioramenti per poter notare delle differenze.

L’aumento delle auto elettriche registra un raddoppio

Stando all’analisi del Centro Studi di AutoScout24, le auto in circolazione sono circa 2.435.650 e solo lo 0,1% è rappresentato da quelle ibride ed elettriche. L’acquisto di auto elettriche a Corato non viene assolutamente incentivato in quanto non vi sono colonnine pubbliche per ricaricare i veicoli. Le colonnine sono indispensabili per ricaricare le auto elettriche, e chi le acquista deve poterle avere a disposizione per farle funzionare. Non esistono colonnine pubbliche nel comune, e nonostante in Puglia si sia verificato un aumento delle auto elettriche in realtà in molte zone non ve ne sono affatto. Tuttavia, proprio a Corato, cinque anni fa dovevano essere installare ben sette colonnine elettriche.

Le colonnine a Corato dovevano essere sette

Nel 2017, la Città Metropolitana di Bari, ha aderito al programma regionale “La rete di ricarica per i veicoli elettrici della Regione Puglia”. Lo scopo era quello di diminuire l’inquinamento, lo smog, le emissioni di gas serra, il traffico congestionato e gli incidenti. Erano 172 le colonnine elettriche che avrebbero dovuto essere installate nei comuni della Città Metropolitana e 7 erano destinate a Corato. Da allora non è ancor accaduto nulla e il piano non è mai stato approvato da nessuno dei commissari prefettizi che si sono susseguiti in carica nel corso degli ultimi anni. Ad oggi il comune sta tentando di riprendere la proposta per portare a termine il progetto.