Bari, controlli incrociati al porto per prevenire la criminalità

E’ stato firmato il protocollo di legalità tra l’Autorità Portuale e la Prefettura di Bari, che prevede I controlli incrociati al porto per combattere le infiltrazioni criminali. A firmare il protocollo è stato Ugo Patroni Griffi, presidente dell’Autorità Portuale di Bari, con il Prefetto della città Antonia Bellomo. L’obiettivo del protocollo è quello di potenziare le misure per contrastare l’infiltrazione mafiosa, favorendo un migliore scambio di informazioni tra i comuni, anche mediante le banche dati che dovranno essere super connesse per garantire controllo e vigilanza. Patroni Griffi ha sottolineato che la Puglia è la seconda regione italiana a siglare questo protocollo con la Prefettura di Bari per combattere la criminalità mafiosa.

I controlli incrociati al porto per creare una rete

Purtroppo i traffici di stupefacenti e le violazioni alle dogane sono crimini frequenti e a Bari da tempo si combatte per arginare questi fenomeni. una tappa della guerra quotidiana che affrontiamo. Patroni Griffi ha ribadito che combattere da soli non è possibile e bisogna collaborare con le istituzioni. Il protocollo approvato per istituire controlli incrociati al porto di Bari si propone di creare una rete in grado di coinvolgere tutti i porti della Puglia. Il Prefetto di Bari ha aggiunto che il rapporto con l’Autorità Portuale consentirà di ottenere preziose informazioni.

La prefettura effettuerà delle verifiche

Verranno analizzati anche gli appalti fino a 40mila euro, così da monitorare le azioni delle imprese che intendono occuparsi di questi servizi. Le aziende sane devono essere messe al corrente che ci saranno delle verifiche e così verrà assicurata una posizione di parità nella concorrenza libera. Secondo il prefetto il protocollo per istituire controlli incrociati al porto per prevenire la criminalità protegge la sana economia del territorio. Nel bando l’Autorità Portuale indicherà l’obbligo di chi si aggiudicherà i servizi di comunicare la lista delle imprese coinvolte nel programma di affidamento, così la prefettura potrà svolgere più facilmente le azioni di controllo.