Bari, sit-in studenti, protesta in piazza e sui social

Il sit-in studenti organizzato a Bari ha avuto come obiettivo quello di far sentire la voce di tutti coloro che protestano per la chiusura delle scuole. La manifestazione si è svolta in piazza e sui social, con lo slogan”#lascuolanonsimuta”. Alla protesta hanno preso parte 14 scuole superiori di Bari, fra cui licei e istituti tecnici, che hanno manifestato in piazza per far sentire la loro voce e chiedere alle istituzioni di accogliere il loro grido. I manifestanti hanno infatti levato la voce dicendo di voler tornare in classe in presenza ma è fondamentale che ci sia la massima sicurezza.

Il sit-in studenti sia in presenza che da remoto

Al fine di evitare assembramenti e di rispettare le misure anti-covid, al sit-in studenti organizzato a Bari hanno preso parte i rappresentanti d’istituto delle 14 scuole che hanno scelto di far sentire la loro voce e di farsi ascoltare dalle istituzioni. Tutti gli altri studenti hanno preso parte alla manifestazione da remoto, tramite il collegamento sulla piattaforma social ufficiale del Coordinamento dei rappresentanti. Come se stessero facendo sciopero gli studenti che erano da remoto hanno interrotto il collegamento dalle lezioni in dad. La manifestazione è cominciata alle 9 e all’inizio erano oltre 500 le persone collegate.

Gli studenti vogliono tornare a scuola in sicurezza

I rappresentati d’istituto erano seduti nella piazza dell’Economia, vicino al palazzo della Prefettura, tutti distanziati fra loro, ed esibivano dei cartelli su cui era stampato il simbolo del microfono silenziato, che è quello delle piattaforme digitali che i ragazzi utilizzano da circa un anno per la dad. Nei cartelli c’erano anche frasi come “Né dad né presenza, la scuola è un’urgenza”, proprio per far capire come non ne possono più di fare didattica a distanza. Luigi Pietrantonio, rappresentante di istituto del Convitto Cirillo, che è anche uno degli organizzatori del sit-in studenti, ha detto che redigeranno un documento da inviare alla Regione Puglia e al Comune di Bari con delle proposte e che chiederanno anche un incontro.