Il The New York Times ha riportato un articolo dedicato alla città della disfida riguardante il progetto sulla Cittadella della musica. In un’intervista fatta da Milton Esterow a Francesco Lotoro e al sindaco Cosimo Cannito si è parlato ampiamente di questo progetto di Barletta. Il giornalista ha intitolato l’articolo Music From the Death Camps: Alive and Being Readied for a New Home e ha dato modo a Lotoro, musicista e ricercatore barlettano esperto di musiche composte ed eseguite nei campi di concentramento dei nazisti di parlare del progetto.
Intervista al sindaco e al musicista Lotoro
Grazie all’intervista che Esterow ha fatto al sindaco e al musicista i lettori del The New York Times possono conoscere a fondo cosa riguarda il progetto Cittadella della musica a cui sta lavorando la città di Barletta. Cosimo Cannito, sindaco della città pugliese, ha detto che questo nuovo luogo sarà un posto simbolico in cui si dovrà custodire la memoria di un pezzo di storia crudele e fare in modo che non accada mai più nulla di simile. Lotoro ha anche aggiunto che questo progetto rappresenta il coronamento dell’ampia ricerca degli spartiti musicali fatta negli ultimi 30 anni.
La Cittadella della musica sorgerà su un’area da riqualificare
Ad oggi vi sono 12 mila documenti fra audiovisivi e diari, 8 mila partiture musicali scritte nei Campi di concentramento e 3 mila volumi di saggistica che hanno come argomento la musica concentrazionaria. Si tratta di un archivio immenso, che farà rivivere la Musica Concentrazionaria. La sede di questo archivio sarà proprio la Cittadella della Musica di Barletta, progettata dall’architetto Nicolangelo Dibitonto. Per realizzarla verrà riqualificata un’antica distilleria in disuso che si estende su una superficie di 9.000 metri quadrati. Sorgeranno la Biblioteca Multimediale, il Campus delle Scienze Musicali, la Libreria Internazionale del Novecento, il Museo Thesaurus Memoriae, una struttura ricettiva destinata a studenti e ricercatori, il Teatro Nuovi Cantieri.