Barletta vuole riconoscere la cittadinanza onoraria a Liliana Segre

Presto Liliana Segre potrebbe ricevere da Barletta la cittadinanza onoraria, un riconoscimento che è stato avanzato e che verrà discusso nel prossimo consiglio comunale della città pugliese. Per avere la conferma se questo riconoscimento verrà accettato o meno bisognerà attendere una seconda riunione del consiglio, ma nel frattempo sono stati tantissimi i cittadini che hanno espresso il loro parere positivo su questa iniziativa. La Segre ha una storia particolare alle spalle, essendo una delle sopravvissute all’olocausto.

Liliana Segre testimone della Shoah

Sopravvissuta alle barbarie del campo di concentramento di Birkenau-Auschwitz, Liliana Segre a soli 13 anni si è ritrovata nella sezione femminile dove è stata rinchiusa con altre centinaia di 700 ragazze. In tutto il campo le donne erano 60.000 e hanno vissuto sulla loro pelle gli orrori commessi dai nazisti. Liberata il 30 aprile del 1945, la Segre porta ancora dentro le ferite subite e anche sul corpo porta segni indelebili come il numero che ha tatuato. Dopo essere tornata a Milano ha vissuto per molto tempo in silenzio, e solo dopo 45 anni è riuscita a parlare di quello che ha vissuto. La sua prima testimonianza risale al 1990, quando ha accettato di incontrare professori e studenti per raccontare la sua esperienza terrificante.

La Segre insignita di tante onorificenze

Da allora Liliana Segre continua a parlare e a testimoniare con forza e veemenza quel passato che ha lasciato cicatrici profonde nella sua vita. Tanti gli incontri, i documentari e anche i libri scritti da quella che è una testimone della Shoah, forse tra gli ultimi. Nel 2008 ha ottenuto la laurea honoris causa in Giurisprudenza e quella in scienze pedagogiche, mentre  il presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’ha nominata senatrice a vita il 19 gennaio 2018. Adesso potrebbe diventare anche cittadina onoraria di Barletta.