Baskin: la Regione Puglia riconosce lo sport inclusivo

La Regione Puglia è una fra le prime ad inserire il Baskin fra le attività sportive accreditate sul portale Puglia Salute. Sarà uno sport che permetterà non solo ai giocatori disabili di partecipare attivamente ma che favorirà l’inclusione, i giocatori normodotati sperimenteranno in prima persona il rapporto con queste persone speciali.

Baskin: la Regione Puglia riconosce lo sport inclusivo

E’ stato richiesto dall’Ente Italiano Sport Inclusivi (EISI) nazionale, ad interessarsene è stato il CONI Puglia, attraverso il suo delegato provinciale Bat, Antonio Rutigliano. L’annuncio è stato dato dal delegato regionale Puglia, Elisa Matera che ha detto: “Nell’elenco delle discipline sportive presenti nel sistema compariranno ora tre nuove righe per il BASKIN aggregate per protocollo clinico omogeneo: – BASKIN (1 – 2) – BASKIN (3A – 4A – 5A) – BASKIN (3D – 4D – 5D). La società sportiva, sceglierà dall’elenco degli sport una delle tre aggregazioni soprastanti in funzione dell’appartenenza dell’atleta a uno dei gruppi. Specifica GRUPPI : Il BASKIN 1 – 2 dovrà essere richiesto per Atleti con disabilità, Il BASKIN 3A – 4A – 5A dovrà essere richiesto per ATLETI NORMODOTATI , Il BASKIN 3D -4D -5D dovrà essere richiesto per ATLETI CON DISABILITA’”. Prosegue specificando: “Le ASD dovranno svolgere i test valutativi che permettono di individuare i ruoli di ogni singolo atleta come richiesto dal Regolamento di gioco del BASKIN. Si ringrazia la Regione Puglia, attraverso i suoi rappresentanti istituzionali, l’Assessore Raffaele Piemontese e la consigliera Debora Ciliento, oltre naturalmente a tutto il personale degli uffici preposti, hanno mostrato grande sensibilità e sollecitudine a risolvere una problematica davvero delicata e che interessava tante famiglie in ambito sportivo e sociale”.

Che cos’è il baskin?

Il baskin è una nuova attività sportiva e come dice il nome trae spunto dal basket. E’ stato pensato per i giovani normodotati e giovani disabili che possono giocare nella stessa squadra. Questo sport consente la partecipazione attiva di giocatori che hanno disabilità fisica e/o mentale. Le regole di questo nuovo sport sono differenti da quelle del basket, ad esempio: canestri normali e canestri più bassi, palla con peso e dimensioni diverse, giocatori e avversari dello stesso livello ed infine assegnazione di un tutor che assiste il disabile in campo.