Bonus 600 euro, sito INPS in tilt per inoltro eccessivo di richieste

Le richieste del bonus 600 euro sono state così elevate che il sito INPS è andato in tilt. Tuttavia, oltre al blocco si sono verificati fatti inauditi, che hanno fatto arrabbiare gli utenti. Infatti, gli scambi di persona sono stati innumerevoli e sono stati in tanti a ritrovare la loro identità con i dati di altre persone. Un pasticcio che ha dato prova dell’inefficienza del sistema e di come non sia stato fatto nulla per evitare tutto questo.

Il blocco del sito INPS non è giustificabile

Il disastro è stato peggiorato dal fatto che sono stati resi pubblici i dati di moltissimi utenti, una vera e propria violazione della privacy che avrà certamente delle ripercussioni e il Garante della Privacy non potrà far finta di nulla. A disposizione di tutti sono stati messi numeri di telefono, codice fiscale, email e pin di molti utenti, un fatto molto grave che ha generato polemiche. Il sito INPS è andato in tilt per l’eccessiva richiesta dei bonus 600 euro, ma non ha funzionato per buona parte della giornata. Pasquale Tridico, presidente dell’INPS, ha detto comunque che dall’una di notte alle 8.30 circa hanno ricevuto 300mila domande regolari.

C’è tempo per inviare le domande per bonus 600 euro

Il fatto che il sito INPS non abbia retto al carico di domande inoltrato non è ammissibile. Tridico ha comunque ribadito che stanno ricevendo 100 domande al secondo e ha anche aggiunto che il blocco del sistema era inevitabile. E’ stato anche ipotizzato un tentativo di hacheraggio del sistema, ma non ci sono notizie fondate su questo. L’Inps ha chiarito che si possono inviare le domande con calma e che tutte saranno evase.