Fare i camerieri è la vera vocazione dei pugliesi

Se la Puglia è per eccellenza la regione delle vacanze, la vocazione dei pugliesi è quella di fare i camerieri. Un mestiere dignitoso, certo, ma non remunerato come si deve. Proprio così, perché si tratta di un lavoro pagato poco, e anche precario, nonostante la Puglia sia una regione dove si può andare in vacanza tutto l’anno. Tuttavia, nonostante il turismo e le vacanze siano identificate con questa splendida regione, il lavoro del cameriere rimane sempre sfruttato e pagato male.

Il cameriere in Puglia lavora molto e viene pagato poco

Anche se a molti non è mai venuto in mente, in realtà non tutti amano fare il cameriere, anche se è davvero la vocazione dei pugliesi. Chi fa questo mestiere deve lavorare e anche sodo mentre gli altri si divertono e si godono il mare e le spiagge bellissime. Sembra quasi un insulto per chi è al servizio dei vacanzieri dirgli perfino buone vacanze, perché non lo sono affatto. Intanto, il mestiere del cameriere è quello che è e visto che viene pagato poco identifica questa categoria al pari dei poveracci. Come fa un pugliese a divertirsi se deve lavorare per far rilassare gli altri?

La vocazione dei pugliesi condanna a lavorare tutto l’anno

E questo mestiere è anche in aumento vista la crescita del turismo in zone come il Salento, che attirano visitatori da ogni dove. Quest’anno è risultata la zona più prenotata della penisola e chi fa il cameriere non ha neanche tempo di godersi una pausa, perché finita l’estate iniziano a prenotare negli agriturismi. Ogni anno il Salento registra cifre da capogiro e i camerieri sono lavoratori indispensabili per far lavorare al meglio le strutture ricettive.