Caos tamponi in Puglia a causa della carenza di personale

E’ caos tamponi in Puglia, e si stanno mettendo in atto delle strategie per far fronte alla carenza del personale. I medici di medicina generale dal dipartimento Salute hanno proposto di coinvolgere anche i medici di base nel tracciamento e di spostare personale per fare più tamponi. La Puglia sta cercando di redigere un protocollo per stabilire una modalità d’intervento uguale per tutte le Asl della regione. Si spera con  questi provvedimenti di migliorare la situazione e di non far formare lunghe attese per fare i tamponi. Purtroppo, con l’aumentare dei casi di contagio, aumenta anche il numero delle persone che corrono a fare i tamponi.

In Puglia è caos tamponi, in atto strategie mirate

Le lunghe attese di fronte alle strutture nonostante la gente abbia prenotato con orario fissato sono insostenibili. La situazione critica del caos tamponi riguarda tutta la Puglia e lo hanno sottolineato anche i medici di famiglia. Il sovraccarico di persone ha creato il caos tamponi e solo con l’introduzione di nuove regole si potrà normalizzare la situazione. Arrivano anche segnalazioni dai sindaci alle Asl, che dimostrano come tanti cittadini stiano subendo nell’esecuzione dei tamponi, nell’accertamento della positività al Covid-19 e anche nelle verifiche delle guarigioni. Prima del giorno di Natale centinaia di cittadini hanno eseguito i test antigenici e ancora attendono di eseguire i molecolari.

Strategie per risolvere la situazione

Il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Ignazio Zullo, ha sottolineato che mentre galoppa la variante Omicron, in Puglia il caos tamponi ha bloccato tutto. I tamponi sono introvabili, addirittura in alcuni posti non ci sono, e comunque non c’è possibilità di aumentare la capacità di processarli. Al giorno vengono processati non oltre 15.000 tamponi, troppo pochi per poter soddisfare tutte le richieste e mantenere la puntualità nell’inviare gli esiti alle persone. Non solo, scarseggia anche il personale per fare i tamponi, e Vito Montanaro, direttore del dipartimento Salute, ha dovuto annunciare ai medici di base che ci sarà un rafforzamento spostando volontari e dipendenti, ma la medicina generale dovrà intervenire per dare una mano.