Comunità energetiche, approvate linee guida in Puglia

Le linee guida in Puglia per le comunità energetiche sono state approvate, verrà favorito l’autoconsumo grazie a questo modello innovativo e sostenibile che la regione può vantare. Con questo passo viene messa in atto la legge regionale che il M5S Puglia ha proposto in merito. Altri vantaggi oltre che favorire l’autoconsumo saranno quelli di ridurre i costi dell’energia per le imprese e i cittadini e massimizzare il suo consumo locale. Il consigliere regionale del M5S Antonio Trevisi ha ringraziato per il risultato conseguito gli uffici dell’Assessorato competente che hanno collaborato per portare avanti quanto ottenuto.

Le linee guida stabiliscono i criteri per rispettare i protocolli

Le linee guida per l’istituzione delle comunità energetiche stabiliscono i criteri per rispettare il protocollo di intesa da parte dei Comuni che vogliono costituire una comunità energetica oppure associarsi ad una che già esiste. Stabiliscono anche i requisiti tecnici indispensabili per formare una comunità energetica, per redigere il bilancio energetico, il documento strategico, i modi per avere il supporto economico dalla regione. Trevisi ha sottolineato che grazie alle linee guida avviare la procedura per istituire queste comunità sarà molto più facile.

Le comunità energetiche vanno a favore del singolo utente

Lo scopo delle linee guida per istituire le comunità energetiche è dunque quello di migliorare la procedura per arrivare all’obiettivo, che è quello di creare comunità senza finalità di lucro e che sappiano mettere in atto la produzione e la distribuzione energetica a seconda delle necessità della comunità stessa. Il modello si propone di assicurare entro il 2030 obiettivi di consumo di energia ambiziosi, da fonti rinnovabili. Inoltre, introduce anche quello che viene definito prosumer ovvero auto consumatore di energia da fonti rinnovabili. Trevisi ha sottolineato che con le Comunità dell’energia ogni singolo utente potrà decidere di condividere l’energia rinnovabile in eccesso e creare così delle fonti piccole di distribuzione che possono competere con i distributori più grandi.