Consiglio regionale Puglia, mozione contro la guerra approvata all’unanimità

Approvata all’unanimità la mozione contro la guerra dal Consiglio regionale Puglia, con la quale il presidente Emiliano e la Giunta si impegnano a rappresentare la condanna al governo nazionale, con qualsiasi misura ed in qualsiasi sede internazionale, l’aggressione militare del governo russo verso l’Ucraina. La mozione è stata approvata dal consiglio con 39 voti a favore ed è la sintesi di tre documenti che FdI, Pd e M5S hanno presentato. Nei documenti è stata espressa chiaramente la condanna all’azione di guerra da parte di Putin e solidarietà per l’Ucraina che sta combattendo per la propria libertà.

Grande solidarietà verso gli ucraini con la mozione contro la guerra

La mozione contro la guerra approvata dal Consiglio regionale pugliese ha anche lo scopo di trasmettere piena solidarietà al popolo ucraino e di come i cittadini italiani hanno condannato con forza l’aggressione perpetrata da Putin. Il documento si propone di combattere con ogni possibile mobilitazione l’aggressione russa, per garantire la pace e il diritto internazionale. Il pensiero è ovviamente condiviso dalle altre istituzioni locali e dalla società civile che non accetta il sopruso e rappresenta la sfida per ripristinare la democrazia e la pace fra i popoli. La mozione impegna anche la giunta e il presidente a richiedere un’iniziativa di contrasto dell’aggressione al governo italiano, agli Stati membri e alle istituzioni dell’Unione Europea.

Occorrono misure per contrastare Putin

Con la mozione contro la guerra Emiliano e la giunta pugliese chiedono al governo nazionale di prendere iniziative per fare in modo che l’Europa e gli Stati membri agiscano per accogliere i profughi ucraini. Autorizza anche a chiedere al governo Draghi di garantire ai cittadini ucraini che ne facciano richiesta lo stato di rifugiati, di intervenire subito dispiegando le forze militari internazionali, assicurando il 2 per cento delle manovre finanziare per la Nato. Inoltre, con la mozione il presidente e la giunta chiedono al governo di mettere in atto un intervento europeo per dare vita ad un fondo che introduca meccanismi economici di compensazione, volti a risanare i danni che subiranno le nazioni europee a causa delle sanzioni imposte dal governo russo.