Coronavirus arriva il primo caso positivo in Puglia

TORRICELLA – Un uomo di 33 anni è il primo caso positivo di Coronavirus in Puglia. L’uomo aveva fatto un viaggio nelle zone del focolaio nel Nord Italia, in particolare a Codogno.

Il paziente, però, era originario di Torricella. Quindi ha preso un aereo per tornare a casa e, una volta arrivato sul posto, ha chiamato i sanitari per farsi accompagnare all’ospedale con le manovre di contenimento necessarie.

Così, l’uomo arriva con ambulanza predisposta per il suo caso all’ospedale Moscati di Taranto che ha uno speciale reparto per le malattie infettive. Anche alcuni parenti dell’uomo hanno fatto il tampone.

All’uscita dell’aeroporto, il 33enne sarebbe stato accompagnato dal fratello e quindi sarebbe entrato in contatto solo con i parenti più stretti. Poi, il giorno dopo il suo arrivo, sono arrivati i primi sintomi di Coronavirus.

Da qui la richiesta di trasporto ospedaliero. Infatti ora l’uomo è in isolamento in stanza a pressione negativa. In più, per sicurezza, il pronto soccorso del Moscati è stato chiuso al pubblico.L’uomo è asintomatico, ma ha avuto una leggera febbre che è passata presto.

In quarantena volontaria a casa ci sono tutti i suoi familiari. La notizia arriva prima su Facebook direttamente dal Presidente della Regione Michele Emiliano e successivamente con un comunicato stampa ufficiale dell’Asl di Taranto.

Coronavirus: direttive Regione Puglia

Questa mattina c’è stato un innalzamento del livello di guardia per il Coronavirus, come ha direttamente informato il direttore del dipartimento salute regionale Vito Montanaro. Infatti, non ci sarebbero altri casi positivi e la Puglia al momento non rappresenta un focolaio pericoloso.

Nel frattempo, nella provincia di Taranto chiudono tutte le scuole da oggi fino al 29 febbraio per le procedure di igienizzazione e sanificazione.

In più, anche l’università di Bari ha chiuso le attività il 28 febbraio e le riprenderà il prossimo 2 marzo. L’Asl di Taranto ha, invece, confermato che il caso di Coronavirus non ha lasciato impreparati, in quanto l’ospedale a cui si è rivolto il 33enne era pronto già da diversi giorni secondo i protocolli nazionali.