Coronavirus Puglia, vaccini in farmacia da metà aprile

Anche in Puglia da metà aprile si potranno fare i vaccini in farmacia, come stabilito dal governo che ha siglato un patto con queste categorie che saranno di grande aiuto per velocizzare la campagna vaccinale. L’accordo è stato firmato di recente tra Roberto Speranza, ministro della Salute, le Regioni e i farmacisti. A fare da apripista in questo esperimento è la Liguria, dove sono già iniziate le vaccinazioni in farmacia, mentre per le altre regioni, compresa la Puglia, la partenza è prevista per metà aprile, quindi fra qualche settimana. Il vaccino che molto probabilmente verrà iniettato nelle farmacie sarà quello americano Johnson & Johnson.

Non tutti potranno fare i vaccini in farmacia

Si tratta del primo vaccino monodose che dal prossimo 16 aprile arriverà in Italia. Si potranno fare i vaccini in farmacia e a farli saranno gli stessi farmacisti, che verranno formati adeguatamente per eseguire la vaccinazione alla popolazione. I farmacisti dovranno frequentare dei corsi di abilitazione che l’Istituto superiore di sanità organizzerà appositamente per la loro formazione. I vaccini verranno eseguiti su base volontaria,ma non tutti potranno riceverlo in farmacia. Non potranno fare il vaccino in farmacia i soggetti molto vulnerabili o chi ha avuto reazioni allergiche pregresse gravi. Inoltre, l’iniezione verrà effettuata solamente quando il paziente compilerà il modulo.

Le Asl distribuiranno i vaccini

Saranno le Asl a distribuire i vaccini in farmacia e per ogni dose somministrata ciascuna farmacia riceverà 6 euro. Durante il vaccino il farmacista dovrà monitorare il paziente per 15 minuti, così da intervenire nel caso si manifestassero reazione avverse. Secondo l’agenzia Francepress le prime dosi sono attese in Europa il 19 aprile, ma il presidente del consiglio regionale della Liguria Gianmarco Medusei ha detto che arriveranno il 16 aprile. Grazie a questo siero la campagna vaccinale sarà più veloce, anche perché il vaccino richiede una sola dose, quindi non ci sarà bisogno del richiamo, il che vuol dire meno intasamento nei punti vaccinali.