Covid in Puglia, muore Gianluca Mele a 54 anni, non soffriva di nulla

Sono numerose le vittime di Covid in Puglia, e non vanno via solo le persone che hanno qualche patologia, ma anche coloro che non soffrono di nulla, come Gianluca Mele. Il giovane aveva 54 anni, era sano e non soffriva di nulla. Inoltre, era anche uno sportivo, per cui si teneva sotto controllo ed era sicuro che non avesse alcuna patologia. Stando a quanto si dice il virus porta via coloro che hanno patologie pregresse, ma l’amara realtà è che non è vero. Gianluca era un giovane che non aveva neanche cattive abitudini o vizi, non beveva e non fumava.

Mele era dipendente della ditta Pellegrini

Amante dello sport, conduceva una vita sana e spesso correva lungo le strade del suo quartiere. Il giovane abitava a Paolo VI, a nord di Taranto, e quando aveva tempo lo dedicava alle persone in difficoltà, oppure portava da mangiare ai cani liberi. Tutti sono rimasti sgomenti alla notizia della morte di Gianluca Mele, e amici e parenti ancora adesso non si danno pace. Non riescono a capire come mai non ce l’ha fatta, come è possibile che un giovane sano e che non ha alcuna patologia possa essere annientato dal virus. Mele lavorava alla distribuzione dei pasti dentro l’acciaieria ex Ilva ed era dipendente della ditta Pellegrini.

Gianluca Mele lascia moglie e due figli

A distanza di un mese da quando aveva scoperto di essere stato contagiato dal covid Gianluca Mele è morto ad appena 54 anni. L’uomo era stato ricoverato nel reparto di pneumologia dell’ospedale Moscati, ma subito le sue condizioni erano peggiorate e così era stato portato in rianimazione. Proprio in quel reparto Mele è morto, stroncato dal coronavirus, e lasciando nel dolore più totale la moglie Carmela e due figli, un maschio e una femmina, rispettivamente di 23 e 17 anni. Nessuno riesce a capire come sia potuto succedere, eppure è successo, e il covid continua a mietere vittime.