Disabile riceve rene dal padre, è stato salvato

Un importante intervento è stato eseguito al Policlinico di Bari. Un disabile riceve rene dal padre in un trapianto da vivente. L’intervento ha coinvolto 5 equipe e 64 professionisti, che hanno salvato il 20enne affetto da grave disabilità. Si tratta di uno dei primi casi che vengono eseguiti in Italia, resi possibili grazie a professionisti di assoluta eccellenza. Il ragazzo era affetto da insufficienza renale, oltre che da un grave deficit cognitivo associato a cecità e sordità. Vista la sua fobia degli aghi è stato sottoposto al trapianto, unica soluzione per tentare di salvarlo grazie alla donazione del padre.

Disabile riceve rene, a donarlo è stato il genitore

Inizialmente il giovane era seguito a Roma, poi al Policlinico di Bari dove era stato sottoposto alla dialisi, tuttavia la forte paura degli aghi ha reso necessario il trapianto. Per giungere all’intervento è stato messo a punto un protocollo di gestione del paziente, riguardante le fasi pre-chirurgica, chirurgica e post-chirurgica. Cinque equipe di rianimatori, anestesisti, urologi, nefrologi e immunologi hanno lavorato assieme, per un totale di 64 professionisti che si sono occupati di questo singolare caso. Il giovane è stato tenuto in narcosi per quattro giorni, poi è stato introdotto in rianimazione e infine è stato sottoposto a trapianto di rene.

Un intervento che ha soddisfatto i medici

Al risveglio le sue condizioni sono apparse buone e ora pare perfino che tolleri meglio aghi e prelievi. Il giovane a breve sarà dimesso e potrà tornare a casa. Michele Battaglia, direttore del Centro trapianti rene e dell’unità operativa di Urologia del Policlinico di Bari, ha detto che aver realizzato una operazione eccezionale come questa in un momento in cui sembra che ci sia solo il Covid dimostra che vi sono molte patologie che non possono essere messe da parte.