Emergenza nei campi in Puglia, ci sono 5mila lavoratori in meno

Secondo quanto emerso dal report di Coldiretti su ‘Il lavoro e le frontiere nell’era del Covid’ è in atto un’emergenza nei campi in Puglia a causa delle migliaia di lavoratori che senza decreto Flussi e proroga dei permessi di soggiorno verranno a mancare. I numeri sono elevati, e si parla di 5mila lavoratori in meno che rischiano di scomparire in un momento della stagione particolarmente delicato. I raccolti sono a rischio, e oltre alle limitazioni per l’arrivo di manodopera straniera ci sono anche le problematiche burocratiche che non agevolano l’uso di manodopera italiana. Il report di Coldiretti è stato diffuso quando è atterrata la prima task force di cittadini marocchini all’aeroporto di Pescara.

Il problema dell’emergenza nei campi è molto grave

Coldiretti ha spiegato che in un momento in cui il Marocco ha sospeso tutti i collegamenti aerei con l’Italia molte imprese non possono più contare su collaboratori storici e stanno avendo grandi difficoltà. Il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia, ha ribadito che il problema dell’emergenza nei campi in Puglia è grave, e che a livello regionale più di un quarto del Made in Italy a tavola viene sostenuto da mani straniere. Sono infatti oltre 38mila i lavoratori stranieri che forniscono il 22,4% del totale delle giornate di lavoro che servono al settore in Puglia.

Coldiretti ha chiesto la proroga dei permessi di soggiorno

L’associazione di agricoltori ha anche aggiunto che a causare questa situazione sono i limiti imposti al passaggio nelle frontiere che molti Paesi hanno disposto per impedire l’avanzare dei contagi. Ad oggi la situazione rischia di degenerare se i permessi di soggiorno per i lavoratori stranieri presenti in Italia non verranno prorogati. I permessi scadranno il 30 aprile, e sono oltre 30mila gli operai agricoli che rischiano di tornare nei propri Paesi proprio quando dovrà iniziare la raccolta di frutta e verdura. Coldiretti ha dunque avanzato la richiesta di prorogare i permessi e di velocizzare l’emanazione del decreto Flussi 2021.