Ennesima beffa per la Puglia, importata uva senza semi dall’Olanda

Ancora un duro colpo per l’agricoltura pugliese, è stata importata uva senza semi dall’Olanda. Gianni Stea, assessore all’Ambiente, denuncia l’ennesima beffa per la regione e parla di cosa può comportare tutto questo per gli agricoltori pugliesi. L’assessore ha portato all’attenzione la questione ai parlamentari, parlando che si rischia di mettere in ginocchio il mercato dell’uva made in Puglia. Se così fosse, salterebbero tanti posti di lavoro e la disoccupazione salirebbe alle stelle. Già la situazione non è florida, se poi ci si mettono le importazioni selvagge dei prodotti agroalimentari per l’economia della Puglia è finita.

L’Olanda ha acquistato ingenti scorte di prodotto dal Nord Africa

L’importazione dell’uva senza semi dall’Olanda è un’altra beffa secondo l’assessore. L’Olanda sta distribuendo un prodotto che ha acquistato con scorte ingenti dal Nord Africa e lo sta lanciando nel mercato della grande distribuzione con prezzi sottocosto. La filiera italiana non può reggere la concorrenza perché i costi sono più elevati, così come quelli della Puglia. Il prodotto venduto dall’Olanda a poco prezzo è di origine egiziana e oramai il mercato è saturo, per cui l’uva pugliese non ce la farà mai a reggere il confronto. Gli agricoltori hanno chiesto al governo di intervenire con aiuti mirati a difesa del prodotto italiano che costa il doppio di quello distribuito sul mercato dall’Olanda.

L’uva senza semi dall’Olanda ha sbaragliato la concorrenza

Il responsabile regionale GIE Ortofrutta per CIA Puglia, Sergio Curci, ha detto che è l’Olanda ad avere la colpa di quanto successo. L’aver istituito un regime fiscale a favore delle imprese ha fatto sì che alcune importanti imprese italiane si trasferissero nel paese. Ora ha messo in atto un piano strategico per mettere in ginocchio l’uva da tavola e ha immesso sul mercato uva senza semi a poco prezzo che ha sbaragliato quella lucana e pugliese.