Proseguono le frodi alla gastronomia pugliese, scoperto finto pane di Altamura DOP

Ancora una volta l’ennesima frode mette a serio rischio la gastronomia pugliese. Il Comando Carabinieri per la Tutela Agroalimentare nel settore dei marchi di qualità hanno smascherato fra le ante frodi anche il finto pane di Altamura DOP. A lanciare l’allarme per la tutela dell’agroalimentare e della gastronomia pugliese è Coldiretti Puglia. Il presidente, Savino Muraglia,ha ribadito come sia indispensabile mantenere la fiducia dei consumatori, coinvolgendoli nella politica di sicurezza alimentare ve assicurando trasparenza e monitoraggio in tutta la filiera alimentare. La storia e la tradizione che sta dietro a cibi come il Pane di Altamura rivelano la realtà del territorio, come ogni altro prodotto pugliese.

E’ controproducente per la Puglia il finto pane di Altamura DOP

Savino Muraglia ha affermato che è necessario valorizzare il patrimonio per incrementare la spinta propulsiva del Made in Italy sui mercati esteri. Il Pane di Altamura durante la pandemia è stato il più apprezzato dagli italiani, il che ha fatto registrare a questo prodotto da forno così speciale un enorme riconoscimento. Dal 2003 il pane di Altamura è stato dichiarato DOP e nella classifica dei 10 pani più apprezzati in Italia si trova al primo posto. Questo pane, quindi, rappresenta un vero e proprio biglietto da visita per la Puglia. Ma se viene prodotto e venduto il finto pane di Altamura DOP la produzione di quello originale viene messa a rischio.

Il traino dell’economia turistica pugliese è il turismo enogastronomico

Coldiretti Puglia ha sottolineato che il traino dell’economia turistica pugliese è il turismo enogastronomico. I turisti vengono nella regione perché possiede 5 milioni di ulivi pluricentenari, 311 prodotti riconosciuti tradizionali dal MIPAF, 12 prodotti DOP, 9 IGP per l’olio di Puglia, la burrata di Andria, la lenticchia di Altamura, la Cipolla Bianca di Margherita, il Carciofo Brindisino, l’Uva di Puglia, l’Arancia del Gargano, le Clementine del Golfo di Taranto, il Limone Femminello del Gargano, e 29 vini DOC e 6 IGP e ben 632 varietà vegetali che rischiano di estinguersi.