Governo per la seconda volta impugna la legge del piano casa della Puglia

Per la seconda volta il governo impugna e demolisce il piano casa della Puglia. Per la legge regionale non c’è pace e viene modificata ancora una volta una norma introdotta nel 2009 che permette di ampliare del 20 per cento le volumetrie di immobili facendo degli abbattimenti o delle ristrutturazioni. Nel corso degli anni la legge ha subito diverse modifiche e il consiglio regionale l’ha prorogata addirittura fino al 30 dicembre scorso, ma il governo l’ha nuovamente impugnata. Il motivo sarebbe dovuto al fatto che il Piano casa inserito nella legge regionale di bilancio 2021 pare violi le disposizioni per la tutela del territorio presenti nel Piano paesaggistico (Pptr) e approvato in accordo con lo stesso ministero.

Il Mibact ha spinto per impugnare il piano casa della Puglia

La sollecitazione al governo ad impugnare il piano casa della Puglia è stata data dal Mibact, soprattutto per quanto attiene l’art. 15 della legge regionale della Puglia n. 43 del 2020 che ritiene sia in contrasto con la Costituzione. Secondo il ministero, dando l’autorizzazione ad intervenire con aumenti di volumetrie anche in zone dove vige un vincolo paesaggistico individuate tramite una semplice deliberazione di Consiglio comunale, la legge pugliese dà avvio ad una variazione della disciplina di tutela che prevede il Pptr e le sue norme di attuazione, e la revisione si può fare solo rispettando quanto stabilito dall’articolo 3 dell’Accordo di copianificazione, siglato il 16 gennaio 2015 con lo stesso ministero.

La legge regionale pare sia in contrasto con le norme di tutela paesaggistica

Pare dunque che il motivo per il quale il governo ha impugnato il piano casa della Puglia è dovuto al fatto che la legge regionale pugliese sia in contrasto con le norme di tutela paesaggistica ed ambientale. Il Mibact ha sottolineato che tutte le volte che la regione arriva in giudizio ha sempre la peggio e le proroghe che sono state concesse hanno determinato trasparenza zero e danni al territorio. Il ministero insiste che bisogna cancellare questa legge che produce interventi che non hanno alcuna pianificazione.