Gravina in Puglia, reperti del V secolo a.C. conservati in casa, denunciato collezionista

Un collezionista è stato denunciato per aver tenuto in casa reperti del V secolo a.C senza averne fatto denuncia al ministero. Nonostante fosse obbligato a farlo per legge, l’uomo conservava i reperti nella sua abitazione, in una vetrinetta. Si tratta di 19 manufatti in terracotta che la guardia di finanza ha provveduto a sequestrare ad un collezionista di Gravina in Puglia. Dopo aver scoperto la detenzione dei manufatti durante altre attività svolte nei confronti di un’associazione culturale della città pugliese, gli investigatori hanno accertato che i manufatti rientravano nella categoria di beni culturali di interesse archeologico.

I reperti del V secolo a.C. conservati nella vetrinetta

Dopo essere stati analizzati da un esperto in materia, che ha stabilito l’autenticità dei manufatti, è stato anche accertato che si tratta di reperti del V secolo a.C. Il cittadino di Gravina teneva i manufatti all’interno di una vetrinetta che aveva collocato nel soggiorno, e non è stato in grado di dimostrare di aver acquistato legittimamente i reperti. Per questo motivo è stato denunciato dalla Guardia di Finanza per aver violato le disposizioni stabilite nel Codice dei beni culturali e paesaggio. Il materiale è stato dunque completamente sequestrato dalle Fiamme Gialle, che hanno fatto la richiesta al giudice per le indagini preliminari, la dottoressa Ilaria Casu, di assegnarli al Museo Nazionale Archeologico di Altamura.

I manufatti sono stato consegnati al Museo di Altamura

I preziosi reperti del V secolo a.C sono stati consegnati al museo nella giornata di mercoledì 16 giugno, dove verranno custoditi ed esposti al pubblico. Si tratta di un modo più equo per restituirli alla collettività, che li potrà ammirare e potranno farlo anche i turisti che ogni anno scelgono la città di Altamura per trascorrere le vacanze. I reperti sono stati consegnati al museo alla presenza della direttrice Elena Silvana Saponaro, e per l’occasione erano presenti anche Rosa Melodia, sindaco di Altamura, e Nunzio Perrone, assessore alla cultura.