Inno dei ferrovieri italiani composto dal pugliese Enzo Camporeale

Scritto da Enzo Camporeale, un musicista pugliese, l’inno dei ferrovieri italiani narra con la musica il lavoro che svolgono quotidianamente migliaia di ferrovieri in tutta Italia, e con loro anche autoferrotranvieri e operatori del settore merci e logistica. La canzone, che si intitola “Noi ferrovieri”, narra anche l’orgoglio di queste persone che lavorano sui binari, e con grande passione è stata composta da Camporeale, che ha completato la sua opera dopo un anno. Infatti, il musicista, che è anche cantante e compositore, ha iniziato questo lavoro ad ottobre del 2020, e finalmente l’ha ultimata.https://www.fanpuglia.it/notizie/puglia-servono-ingegneri-e-informatici/

Dedicata ai ferrovieri l’inno dei ferrovieri italiani

Nicola Miccione, ferroviere e giornalista, ha detto che la canzone scritta da Camporeale è una canzone identitaria, ideata durante la pandemia, che parla della professione del ferroviere, un lavoro essenziale e che lo è stato anche durante il lockdown. Infatti, durante la chiusura obbligatoria a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19, il lavoro del ferroviere non si è fermato, è andato avanti per garantire gli spostamenti di milioni di persone che dovevano occuparsi dell’approvvigionamento merci nella fase più acuta della pandemia. L’inno dei ferrovieri italiani è dunque un vero e proprio omaggio a tutte le persone del settore ferroviario che si sono impegnate nel loro servizio e continuano a farlo per garantire a tutta la popolazione il loro servizio.

Il ferroviere spesso è un lavoro invisibile

L’inno dei ferrovieri italiani scritto da Camporeale si propone quindi di dare onore a questa professione che spesso viene sottovalutata, così come coloro che la svolgono. narra stanno lavorando per offrire i servizi necessari alla popolazione. I ferrovieri sono infatti spesso persone invisibili, vengono considerate poco o niente, e di loro si parla davvero il minimo indispensabile. Enzo Camporeale, che svolge anche la professione di pianista presso l’Accademia Nazionale di Danza di Roma, ha registrato il brano presso gli studi Rai di Bari, Puglia. Ha collaborato con lui dal punto di vista tecnico e artistico il music producer Alessandro Grasso, mentre ingegnere del suono e il racconto sono frutto del lavoro di Giuseppe Depergola.