Insetti in Puglia, Coldiretti lancia l’allarme

A lanciare l’allarme per gli insetti in Puglia è la Coldiretti, che dichiara come nei campi stia avvenendo la strage e non ci sono barriere adeguate per proteggere le coltivazioni. Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia, ha denunciato una situazione disastrosa. Tutto quello che è in atto, il surriscaldamento, i cambiamenti climatici e le barriere comunitarie non adeguate ha favorito l’arrivo in Puglia di questi insetti “alieni”. Mai prima d’ora si erano visti questi insetti, che stanno distruggendo piante, alberi, frutti.

Insetti in Puglia, l’allarme della Coldiretti è eloquente

Dalla xylella che ha fatto morire 21 milioni di ulivi alla Drosophila Suzukii dei frutti rossi al punteruolo rosso che ha distrutto migliaia di palme all’Aleurocanthus spiniferus che attacca agrumi e vite, gli insetti in Puglia sono davvero tanti e stanno causando alla campagna miliardi di danni. Le conseguenze a livello economico, paesaggistico e ambientale sono disastrose. A dirlo è sempre Muraglia, che ha fatto un quadro abbastanza eloquente sulla situazione.

A complicare le cose è arrivata la cimice asiatica, ritenuta pericolosa

A complicare le cose è stato l’arrivo di virus, parassiti e fitopatologie che da altri continenti arrivano nella regione, portati dall’incremento degli scambi commerciali. In Puglia questi animali trovano un habitat favorevole per via dei cambiamenti del clima. Secondo le rilevazioni degli ultimi mesi di BugMap, nelle province di BAT, Bari, BAT, Brindisi, Taranto e Lecce è stata avvistata la cimice asiatica, ritenuta molto pericolosa per l’agricoltura. Infatti, la cimice prolifica depositando le uova due volte all’anno e produce 300-400 esemplari per volta. Le punture della cimice distruggono i frutti e possono arrecare danni seri al raccolto. Ma la regione pugliese non può accettare di essere invasa dagli insetti e stare a guardare, per cui bisogna fare qualcosa.