Italia paese di vecchi, l’Istat conferma che le nascite sono al minimo storico

L’Istat conferma l’Italia paese di vecchi, le nascite sono ferme ma per la prima volta da nove anni gli stipendi tornano a salire. Proprio così, dopo una fase di stallo tornano ad aumentare le retribuzioni contrattuali orarie e registrano un aumento del +1,5%. Un cambiamento che è stato determinato dagli interventi in economia che sono stati effettuati nel corso dell’anno e che hanno portato dei significativi miglioramenti. Il maggiore contributo proviene dagli incrementi di retribuzione riservati a quasi tutti i dipendenti pubblici dopo dieci anni di blocco.

Italia paese di vecchi, calano le nascite e anche i decessi

Per quanto riguarda le famiglie si è registrato un aumento di quelle composte da una singola persona. L’aumento dei single è stato di oltre dieci punti in vent’anni e si è passati dal 21,5% al 33,0%, che corrisponde ad un terzo del numero di famiglie complessivo. Italia paese di vecchi quindi, e le nascite sono al minimo storico. Inoltre, si riducono i decessi di numero e le aspettative di vita aumentano. Al primo gennaio 2019 si sono registrate 173,1 persone con 65 anni e oltre ogni cento persone con un’età inferiore a 15 anni.

Pranzo in casa e carceri di nuovo affollate

Nel nostro paese il pasto principale è costituito dal pranzo e l’idea del pasto veloce da consumare fuori casa ancora non è largamente diffusa. Nel 2018 i dati mostrano come il pranzo nella maggior parte dei casi viene consumato in casa, consentendo così alle persone di avere un’ampia scelta di cibi e un’alimentazione più curata. Nell’Annuario statistico l’Istat oltre a considerare l’Italia paese di vecchi, fa anche un’analisi delle carceri e delle condizioni dei detenuti, ritenendo che le presenze siano aumentate in seguito alla introduzione di nuove normative.