La Uil spiega la Puglia virtuosa per i fondi europei

BARI – La Uil Puglia ha condotto una ricerca sull’uso dei fondi europei da parte della Regione. I risultati sono ritenuti soddisfacenti.

Infatti, secondo il sindacato locale, la Puglia ha speso ben 7,5 miliardi di euro di fondi europei a metà percorso, ovvero nel 2019. Infatti, il programma di finanziamento Ue ha una validità dal 2014 al 2023. Fino al 2019, quindi, il 27% di quanto incassato dalla Regione proveniente dall’Unione Europea è stato già investito.

Quindi, la Regione Puglia rientra nella media nazionale per quanto riguarda i finanziamenti. La Uil regionale ha evidenziato anche rischi e criticità. Infatti, ci sarebbero due fattori che inciderebbero negativamente sull’utilizzo dei fondi:

  • una visione d’insieme, che non permetterebbe di vedere come vanno i singoli investimenti nelle singole realtà;
  • la formula del cofinanziamento con i Comuni. Infatti, molti Comuni sono in dissesto, quindi i finanziamenti si bloccano semplicemente perché manca la parte comunale.

Infine, ci sono delle criticità che possono essere legate ai territori. Infatti, i fondi europei incidono su territori profondamente diversi tra loro, anche se appartenenti alla stessa Regione. Quindi, in alcune zone può essere utile avere un controllo maggiore, oppure può essere più semplice che i fondi siano spesi nel modo giusto e con tempi più brevi.

Compito della Regione, quindi, secondo la Uil Puglia, è tenere conto di eventuali criticità per far sì che i fondi non arrivino solo a un territorio a discapito di altri, oppure che questi fondi siano davvero utili e disponibili nei territori dove servono davvero.