Lecce, è emergenza blatte, numerose le segnalazioni

Sono giunte a Lecce numerose segnalazioni per l’emergenza blatte. Ogni estate con il caldo si rinnova questa emergenza e le blatte invadono i centri urbani, assaltano strade e condomini e causano ovviamente problematiche serie alla salute. Le denunce dei cittadini questa volta provengono maggiormente dalle zone di viale Dell’Università, via Saponaro e Salesiani di Lecce. A comunicarlo in una nota è il presidente dello “Sportello dei Diritti” Giovanni D’Agata. Oltre agli scarafaggi comparsi negli androni dei palazzi e negli appartamenti di alcuni condomini, anche le strade in pieno centro e i marciapiedi sembravano infestati, tanto erano numerosi.

Emergenza blatte in centro a Lecce

A risultare curiosa è stata la segnalazione di una automobilista che ferma alla luce semaforica rossa di viale Dell’Università si è vista assalire l’auto dalle blatte. E’ noto che quando si parla di blatte si intende un chiaro riferimento a sporcizia e malattie. Infatti, la presenza degli scarafaggi può portare salmonellosi e reazioni asmatiche, per cui la loro diffusione negli ambienti abitati può scatenare seri pericoli, soprattutto perché gli scarafaggi sanno volare e possono arrivare a diverse superfici. La colpa dell’emergenza blatte a Lecce è dovuta in modo particolare al caldo, ma va ricercata una certa responsabilità anche nelle disinfestazioni inefficaci che si manifestano sempre nei periodi quando è più forte l’afflusso turistico.

Le blatte causano un danno d’immagine alla città

L’ emergenza blatte causa un inevitabile danno d’immagine alla città di Lecce, così come a tutte le città che hanno una attrazione turistica maggiore. Lecce è una delle città più visitate del Salento e quindi le blatte sono un punto da risolvere per evitare che possano esserci ripercussioni sul turismo. Le questioni igieniche e di salute pubblica riguardano tutta la comunità, che è esposta ai rischi dovuti alla convivenza forzata con blatte e zanzare. Giovanni D’Agata ha dunque invitato un richiamo agli amministratori comunali, ai sindaci e agli assessori all’ambiente, per sollecitarli ad agire tempestivamente.