Licenziata a Natale una operatrice Nial Mail Taranto

Al peggio sembra non ci sia mai fine, e quanto è accaduto ad una operatrice Nial Mail Taranto ha davvero dell’incredibile. La donna, proprio a due giorni di distanza dal Natale, ha avuto la sgradita sorpresa di essere licenziata. La società di recapito della corrispondenza Nial Mail, che opera per conto di Poste Italiane, Comune di Taranto, Tribunale di Taranto, Asl di Taranto e altri enti pubblici, ha deciso, proprio in prossimità della festa più importante dell’anno, di licenziare una sua dipendente, incurante di quello che sarebbe stato de suo futuro. L’operatrice ha prestato servizio per la compagnia per ben più di dieci anni.

Protesta il sindacalista Marchese

La sospensione della operatrice Nial Mail Taranto è giunta dopo che la donna ha deciso di iscriversi all’Unione sindacale di base, allo stesso modo di come hanno fatto altri suoi colleghi. Per la donna è comunque scattata la sospensione cautelare, poi le è stata inviata una lettera di licenziamento. Come causale, il licenziamento è stato basato su una segnalazione di lamentele da parte del comando della Polizia Municipale di Taranto sul suo operato. Puntuale arriva la denuncia da parte di Francesco Marchese dell’Usb Lavoro Privato Taranto. Il sindacato ha organizzato, proprio alla vigilia di Natale, un presidio dinanzi la sede della Nial Mail Taranto.

Ingiusto il licenziamento dell’operatrice Nial Mail Taranto

Al presidio ovviamente hanno preso parte i colleghi della operatrice Nial Mail Taranto licenziata ingiustamente. Il sindacalista ha sottolineato che per loro questo licenziamento costituisce una sorta di rappresaglia, anche se è stata verificata l’estraneità della lavoratrice alle segnalazioni pervenute, come ha confermato il comandante della Polizia Locale di Taranto. Il sindacato ha detto anche che si proseguirà con qualsiasi mezzo per ottenere giustizia verso chi è responsabile solamente di aver richiesto i propri diritti e quelli degli altri colleghi. Marchese ha aggiunto che a breve verrà depositato un ricorso in tribunale contro un licenziamento irragionevole.