Lotta alla pesca illegale, la guardia costiera effettua interventi nelle acque a sud di Taranto

Continua in Puglia la lotta alla pesca illegale ad opera della guardia costiera. Nello specifico, sono stati effettuati degli interventi nelle acque a sud di Taranto, in collaborazione con i Carabinieri Forestali di Matera e Reparto CC. Biodiversità di Martina Franca. L’obiettivo è quello di contrastare le attività illegali e la pesca di frodo nel settore della filiera della pesca. L’operazione risale alla giornata di venerdì scorso, quando l’unità navali della Capitaneria di Taranto – Guardia costiera ha individuato un’unità da diporto con a bordo circa 10 kg di novellame di sarda nelle acque antistanti il Comune di Bernalda.

Prosegue la lotta alla pesca illegale

L’unità da diporto che è stata individuata dalla Capitaneria di Taranto aveva bordo circa 10 kg di novellame di sarda, meglio nota come bianchetto. La guardia costiera ha dovuto sequestrare questo prodotto ittico ed ha fatto la multa amministrativa prevista nei confronti del conduttore della barca. Il sequestro è stato possibile grazie alla collaborazione di personale appartenente al Gruppo Carabinieri Forestali di Matera e Reparto CC. Biodiversità di Martina Franca. Le unità della Capitaneria di porto hanno svolto la loro attività e nello stesso tratto di mare hanno individuato una rete da pesca illegale usata appositamente per la pesca del bianchetto. Si tratta di una rete a maglia stretta, detta sciabica, lunga circa 100 metri.

Sequestrata anche una rete illegale

L’attività della capitaneria per la lotta alla pesca illegale è proseguita e durante la stessa giornata di venerdì è stato individuato un automezzo che trasportava circa 55 kg. di pescato senza avere la documentazione di tracciabilità che è obbligatoria. Ad individuare il mezzo è stato il personale appartenente al dipendente Ufficio locale marittimo di Policoro, che ha fermato il conducente nel territorio di Scanzano jonico. Il personale ha dunque sequestrato il prodotto ittico trasportato illegalmente e ha anche elevato una multa di 1500 euro al conducente.