Mobilitazione a Bari, ristoratori e commercianti si ribellano alle chiusure

Si terrà nella giornata di Mercoledì 28 ottobre una mobilitazione a Bari per protestare contro le chiusure delle attività volute dal governo. A promuovere la mobilitazione è la Fipe Bari-Bat, federazione dei pubblici esercizi aderente a Confcommercio. Mercoledì i manifestanti scenderanno in piazza per dire al governo che non sono d’accordo con quanto stabilito dall’ultimo dpcm. I commercianti e i ristoratori sono in ginocchio e le chiusure forzate hanno ristretto i loro introiti e quindi anche i loro guadagni. Prima il lockdown ha tolto anche le poche risorse che avevano, adesso le nuove chiusure volute da Conte stanno facendo il resto.

Anche da Andria parteciperanno alla mobilitazione a Bari

Molti dei ristoratori che parteciperanno mercoledì alla mobilitazione a Bari verranno da Andria e metteranno a terra le tovaglie a terra per dimostrare le condizioni in cui sono i loro locali. Si tratterà di un gesto simbolico che faranno per dire al premier che in questo stato non possono più andare avanti. Per questo chiederanno di avere un sostegno concreto, e lo diranno a gran voce, e non solo alla politica nazionale ma anche a quella provinciale. Il presidente provinciale Fipe ristoratori Dino Saulle e il consigliere nazionale e regionale di Fipe Nicola Pertuso hanno dichiarato che la categoria dei ristoratori sta vivendo un momento particolarmente drammatico.

Mobilitazione anche in altre 17 città

Secondo Saulle e Pertuso le restrizioni imposte per contrastare i contagi sono inammissibili. Entrambi hanno preso parte ai tavoli di lavoro fin da quando è iniziata l’emergenza e hanno fatto di tutto per evitare la catastrofe. Ma da ora in poi non ci sono più prospettive che permettono di vedere la luce in fondo al tunnel. Ecco perché è stata decisa la mobilitazione a Bari, per chiedere al Governo un aiuto economico a fondo perduto. I sit-in si terranno anche in altre 17 città italiane.