Niente discariche pubbliche in Puglia, delibera sospesa dal Tar

Una ordinanza del Tar della Lombardia potrebbe aver creato interruzioni al meccanismo che avrebbe dovuto far attivare le discariche pubbliche in Puglia. Pare che i giudici amministrativi milanesi hanno accolto la sospensiva che la Coop Nuova San Michele, gestore della discarica di Foggia, ha chiesto contro la delibera dell’Arera, Autorità di regolazione di energia e rifiuti con sede in Lombardia e in particolare contro la delibera 2251 del 30 dicembre della giunta regionale. Sul metodo tariffario fissato dall’Arera la giunta regionale pugliese ha dichiarato indispensabili alla chiusura del ciclo quasi tutti gli impianti privati presenti sul territorio.

Sarebbero necessarie le discariche pubbliche in Puglia

Questo ha voluto dire ai privati di trattare solo i rifiuti provenienti dalla raccolta cittadina e ovviamente al prezzo ottenuto applicando il metodo tariffario Arera, che però la Regione non ha ancora quantificato. La Nuova San Michele, come le altre, ha stipulato contratti privati per conferire rifiuti che esauriscono la sua capacità almeno in parte. Il Tar ha quindi sospeso la dichiarazione di impianto minimo e l’ordine con cui l’Ager ha disposto l’uso dell’impianto da parte dell’Amiu Puglia. Da quanto sta succedendo, probabilmente rimarrà bloccato il meccanismo previsto nella delibera di dicembre. La regione ha detto che tutto dipende dalla delibera Arera, e che c’è già un ricorso contro il metodo tariffario davanti allo stesso Tar Lombardia. Il fatto che comunque le discariche pubbliche in Puglia devono ancora aspettare.

La regione non riesce a realizzare le discariche

La delibera di giunta del 30 dicembre 2021 è stata emanata per usare gli impianti privati già presenti attive in Puglia, forti della capacità di trattamento autorizzata. Tuttavia, se per le linee di compostaggio e per i due termovalorizzatori di Manfredonia e Massafra l’impatto è relativo in quanto la loro capacità è saturata completamente da rifiuti pugliesi, le cinque discariche private di Brindisi, Taranto, Foggia, Barletta e Minervino, autorizzate anche per i rifiuti urbani, sono a servizio anche per il sistema industriale e non vi si possono conferire rifiuti biostabilizzati. Proprio per questo sarebbero necessarie le discariche pubbliche in Puglia, ma nessuno le vuole e la Regione non è capace di realizzarle.