Ospedale Bonomo di Andria, eseguito intervento di embolizzazione di due aneurismi cerebrali

E’ stato eseguito per la prima volta nel Sud Italia un intervento di Intervento di embolizzazione di due aneurismi cerebrali. L’intervento è stato effettuato nell’unità operativa di Radiologia Interventistica dell’ospedale Bonomo Puglia, Andria su una paziente di 78 anni. La novità è quella di essere stato eseguito con un sistema di chiusura innovativo chiamato contour.  I due aneurismi si trovavano uno nella zona centrale del cervello e l’altro in quella laterale. Il direttore dell’unità operativa, il dottor Fabio Quinto, ha detto che l’accesso per introdurre due coppette è stato fatto dall’arteria femorale. Le due coppette, fatte con materiale di ultima generazione, sono servite a chiudere gli aneurismi.

Procedura di embolizzazione di due aneurismi cerebrali meno invasiva

La paziente, come ha detto il dottor Quinto, con questo innovativo intervento di embolizzazione di due aneurismi cerebrali fatto dall’arteria femorale, ha avuto enormi vantaggi. Infatti, la procedura le ha permesso di non prendere farmaci e di andare a casa qualche giorno dopo l’intervento. Il dottore ha ringraziato la Direzione Generale per aver dato il consenso di realizzare questo intervento. Quinto ha sottolineato che grazie ai nuovi sistemi di diagnostica i pazienti possono contare su nuovi metodi e terapie per trarne enormi benefici e sottoporsi ad interventi meno rischiosi.

Erano presenti all’intervento due consulenti medico-scientifici

All’intervento di embolizzazione  erano presenti anche due specialisti della materia, la professoressa Alessandra Biondi, dell’Università di Besancon, e il dottor Maurizio Resta.  Alessandra Biondi ha sottolineato che per la prima volta è stato eseguito un doppio aneurisma, e la diagnosi è stata effettuata molto rapidamente, così la paziente non ha assorbito elevate quantità di radiazioni. Anche Maurizio Resta ha mostrato soddisfazione per l’intervento, e ha detto di aver lavorato con una squadra eccellente, quella del dottor Tommaso Scarabino e quella del dottor Fabio Quinto. La Biondi ha anche aggiunto che con questa partecipazione ci sono stati scambi molto interessanti, e tutti hanno imparato cose nuove grazie a questo lavoro di squadra.