Poliziotti non vaccinati in Puglia, problemi per il Green Pass

Il 15 ottobre è entrato in vigore il Green Pass obbligatorio per entrare nei luoghi di lavoro. A causa di questo obbligo sono nati problemi anche fra le Forze di Polizia. Anche i poliziotti non vaccinati in Puglia sono ancora tanti, e Michele Caputo, segretario generale della Regione Puglia del sindacato di Polizia LeS (Libertà e Sicurezza), ha sottolineato la libertà di scelta che ciascuno dovrebbe avere in una democrazia. Chi non ha fatto il vaccino avrà avuto i suoi motivi, magari per patologie, oppure per ragioni mediche di altro tipo. E’ comunque un diritto non volersi vaccinare contro il covid-19 e un sindacato ha l’obbligo di tutelarlo.

I poliziotti non vaccinati in Puglia sono numerosi

Caputo ha sottolineato che non vaccinarsi è una libera scelta, ma è invece un obbligo fare il tampone ogni 48 ore per entrare nei luoghi di lavoro. Purtroppo, mentre il vaccino è gratuito, il tampone è a pagamento e il dipendente deve affrontare una spera esosa pari a circa 200 euro mensili. Sicuramente dovrà anche prendersi delle ferie per alternarli alle giornate di lavoro. L’organico è già carente in Puglia, e se si assentano più poliziotti insieme ci potrebbero essere conseguenze serie per la sicurezza del territorio. La proposta di Caputo avanzata per evitare problemi non è stata accettata.

Bisogna trovare una soluzione

Caputo aveva proposto di far fare i tamponi ai poliziotti non vaccinati in Puglia e nelle altre regioni presso le sale mediche delle sedi di polizia, a titolo gratuito oppure pagando solo le spese del materiale. La sua proposta non è stata accettata, ma invece sarebbe stata l’unica plausibile e facile anche da mettere in atto. Il sindacalista ha sottolineato che ha anche fatto chiesto in passato aiuto ad Emiliano, e che lo farà nuovamente per tentare di trovare una soluzione. Sarebbe proprio il caso di risolvere questa situazione prima che possa accadere l’irreparabile e che venga messa a rischio la sicurezza nazionale.