Presto ospedali al collasso in Puglia, bisogna agire ora

Il presidente regionale dell’Aaroi- Emac, l’associazione degli anestesisti e rianimatori, ha ribadito che adesso è il momento di intervenire, perché gli ospedali al collasso in Puglia e la mancanza di medici faranno precipitare la situazione. I medici disponibili per affrontare questa nuova ondata sono pochi e con la riapertura delle scuole i ricoveri aumenteranno. Non appena i contagi saliranno gli ospedali cominceranno a riempirsi. Amendola ha parlato di questo scenario con seria preoccupazione, consapevole della stanchezza dei colleghi che lavorano nei reparti. Di giorno in giorno i contagi sono sempre di più e la situazione sembra degenerare da un momento all’altro.

Ospedali al collasso in Puglia e pochi medici

Secondo Amendola, con la situazione degli ospedali al collasso in Puglia e la scarsezza di medici la regione sta andando verso una situazione che sta sfuggendo al controllo. Da tempo, infatti, non esiste più neanche il tracciamento, e i casi sono il doppio come minimo. La situazione è molto preoccupante e la diffusione cresce, mentre sono assolutamente ridicole le misure di contenimento. L’obbligo vaccinale da cinquant’anni in su, secondo Amendola, non ha alcun senso e il numero dei contagiati è talmente alto che basterebbe a portare tantissime persone in ospedale. Qualcuno ha anche detto che i medici in ospedale dovranno scegliere quali pazienti attaccare ai respiratori se la situazione precipita.

La Dad unica soluzione per il momento

Amendola ha anche aggiunto che in un momento come questo la Dad è l’unica soluzione da preferire alla riapertura delle scuole. In particolare, è la scelta migliore per le scuole elementari e medie, che appartengono alle categorie meno protette. Tuttavia, il governo non vuole cedere ed è contro la Dad. Anche a questo problema Amendola ha detto che la soluzione è quella di calcolare in ogni scuola il numero di alunni in ogni classe e limitarlo alle capacità effettive di ciascuna aula. Ovviamente bisogna aprire le finestre, ma poiché siamo in pieno inverno non si possono lasciare così tutto il giorno.