Puglia, la regione approva il reddito energetico

Con l’approvazione del reddito energetico la regione Puglia ha dato l’opportunità di acquistare e installare impianti di produzione di energia alimentati da fonti rinnovabili e ottenere contributi a fondo perduto fino a 6mila euro. Tutti coloro che risiedono nella regione potranno richiederlo e potranno installare impianti funzionanti con energie rinnovabili sopra le coperture delle case. La misura ha ottenuto l’approvazione a distanza di due anni dalla sua presentazione e dopo aver ottenuto un parere positivo dalla Commissione Ambiente. Si tratta di una grande novità che mira a coniugare strumenti per lo sviluppo delle energie rinnovabili con il contrasto alla carenza di energia.

Grandi vantaggi con il reddito energetico

Il reddito energetico approvato in Puglia permetterà ai cittadini residenti di essere al tempo stesso produttori e fruitori di energia, e ottenere al contempo ingenti risparmi economici. Chi riceverà i fondi dovrà sottoscrivere una convenzione con il Gse per attivare il servizio di scambio sul posto dell’energia elettrica che produrranno gli impianti e la cessione di eventuali crediti maturati alla Regione Puglia. Questi serviranno a far crescere un fondo regionale per lo sviluppo delle energie verdi. Oltre a risparmiare sulle bollette, i cittadini che aderiranno avranno il vantaggio di non sostenere spese di acquisto, installazione, manutenzione straordinaria e telecontrollo degli impianti. Infatti, tutto quanto sarà a carico della Regione.

Gli utenti affronteranno solo i costi di manutenzione ordinaria

Colore che sceglieranno di ricevere il reddito energetico affronteranno solamente gli oneri della manutenzione ordinaria. Per questo progetto sono stati stanziati sei milioni di euro e al momento si prevede di finanziare un migliaio circa di impianti fotovoltaici o microeolici da 3 KW. Scopo della misura è anche quello di dare lavoro e incrementare l’efficienza energetica delle costruzioni proprio con gli impianti alimentati con fonti rinnovabili. Ciascun intervento potrà ricevere massimo seimila euro e il 20%  potrà essere usato anche per installare impianti solari termici per produrre acqua calda sanitaria.