Puglia, l’Arpa rileva concentrazioni di alga tossica, ma nulla di pericoloso

Sono state rilevate concentrazioni di alga tossica in Puglia, tuttavia pare che non sia nulla di allarmante. A rilevare la sostanza è stata l’Arpa, che ha ripetuto le analisi e ha trovato la sgradita sorpresa. Le analisi stavolta hanno confermato che l’alga era presente, a differenza di quando sono state fatte nelle prime due settimane del mese di giugno. Allora l’alga non c’era ancora e invece l’Arpa adesso ha dovuto fornire un quadro diverso da prima.

Le concentrazioni alga tossica non sono eccessive al momento

In realtà l’istituto non ha lanciato un vero e proprio allarme, però ha sottolineato che la presenza dell’alga tossica è in aumento. Questo organismo unicellulare è arrivato nella regione pugliese in Puglia almeno vent’anni fa e ha come caratteristica il fatto che quando si rompe sulle rocce nell’aria viene liberata una tossina dannosa per la salute. Infatti, questa tossina causa diversi disturbi come febbre, dermatiti, bronchiti, faringiti, rinite e altre problematiche che interessano le vie respiratorie.

L’Arpa ha dato delle indicazioni da seguire

Per evitare che l’alga tossica possa causare danni alle persone l’Arpa ha avvisato i cittadini di evitare di soffermarsi nelle zone rocciose dei luoghi dove sono state rilevate concentrazioni di Ostreopsis ovata. Ha raccomandato tutti di evitare di sostare soprattutto quando tira vento. Ha anche avvertito di non mangiare frutti di mare crudi presi in quelle zone dove è presente l’alga. Le zone in cui sono stati avvistati scarsi concentramenti di alga sono a Molfetta, precisamente a porto Badisco, alla Forcatella e al lido Trullo a sud di Bari. Invece, alla Baia d’Argento, in provincia di Taranto, è stata riscontrata una discreta concentrazione di alga tossica. L’Arpa ha comunque ribadito che non bisogna allarmarsi e vale la pena osservare quanto detto.