Un’ondata di caldo anomala ha portato in Puglia una finta primavera, che però ha fatto letteralmente sballare la natura. Con 18 gradi di temperatura sono fioriti peschi, mandorli, e ovunque si sta registrando un risveglio inatteso. A comunicarlo è Coldiretti Puglia, che ha registrato i dati dalle analisi sul monitoraggio delle temperature climatiche. Savino Muraglia, presidente di Coldiretti, ha sottolineato che si tratta di un fenomeno che si ripete oramai ogni anno, ed è diventata praticamente un’abitudine vedere fiorire prima del tempo mandorli e peschi. Per gli alberi da frutto il rischio è però quello di vedere compromessa la produzione, visto che la fioritura anticipata è controproducente.
In Puglia una finta primavera con 18 gradi di temperatura
Sono in difficoltà anche gli orticoltori, che vedono maturare contemporaneamente bietole, finocchi, sedano, broccoli, cavoli, e a nulla valgono gli sforzi della programmazione. La finta primavera ogni anno torna con le sue temperature fuori dalla norma e sconvolge la natura, destando ulteriori preoccupazioni perché poi potrebbe abbassarsi nuovamente e causare effetti disastrosi sulla raccolta dei frutti. Le conseguenze dei cambiamenti climatici in Puglia fanno percepire con evidenza la tendenza alla tropicalizzazione e la frequenza di eventi estremi, con manifestazioni violente, precipitazioni brevi e intense, alluvioni e siccità da un momento all’altro hanno fatto calare la produzione agricola nazionale.
Oltre la metà del territorio è a rischio desertificazione
Coldiretti Puglia ha anche aggiunto che la tendenza alla tropicalizzazione del clima ha avuto conseguenze disastrose anche sulla siccità, e le aree a rischio desertificazione in Puglia sono il 57% di tutto il territorio della regione. Purtroppo, le reti colabrodo e le carenze infrastrutturali fanno disperdere quasi tutta la pioggia che cade, provocando uno spreco incredibile, difficile da accettare. Coldiretti regionale ha detto anche che la distribuzione e l’intensità delle precipitazioni stanno cambiando anche sul territorio nazionale. Sono necessari interventi di manutenzione, di recupero e riciclaggio delle acque, ma anche delle campagne di educazione e informazione per usare correttamente l’acqua. Questa finta primavera ormai non va più via.