La Puglia chiede deroga per fondi Psr non spesi

Per il secondo anno consecutivo la Regione Puglia dovrà chiedere la deroga per i fondi Psr Puglia non spesi alla Commissione Ue. Lo scopo della regione pugliese è quello di evitare che scatti in automatico il disimpegno per il Fondo europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale che ammonta a circa 86 milioni di euro. I fondi riguardanti il Psr 2014-2020 non sono stati spesi a causa degli innumerevoli ricorsi contro le graduatorie delle misure 4.1A davanti al Tar. A parlare della deroga è la dirigente dell’Autorità di gestione della Regione Puglia Rosa Fiore che la IV commissione ha ascoltato nella giornata di venerdì 15 gennaio.

La Fiore ha spiegato il perché dei fondi Psr non spesi

Insieme alla la dirigente dell’Autorità di gestione della Regione Puglia Rosa Fiore davanti alla commissione si è presentato anche Donato Pentassuglia, assessore all’Agricoltura, che ha fornito le motivazioni sullo stato di avanzamento del programma sviluppo. La dirigente Fiore ha detto che nel complesso la dotazione finanziaria è pari a 1.616 milioni di euro. Ad oggi di questa cifra sono stati impegnati 1.582 milioni di euro, che corrisponde alla quasi totalità dei fondi disponibili. Sono 34 i milioni di euro che restano da impegnare e che verranno erogati attraverso i bandi.

La regione dovrà concludere i contenziosi

Dal canto suo l’assessore Pentassuglia ha voluto rassicurare i commissari che è stata chiesta una deroga alla Commissione europea per i fondi Psr non spesi, proprio per evitare che le risorse vadano perdute. L’assessore ha anche sottolineato che nel dossier che verrà inviato alla Ue per spiegare il perché la regione non ha assolto al suo compito sarà inserita come motivazione anche quella riguardante i tanti contenziosi. Pentassuglia ha anche detto che per i successivi programmi non pubblicherà nuovi bandi, ma ha intenzione di concludere alcuni aspetti che ancora non sono stati condotti a compimento. Fra questi ci sono contenziosi riguardanti produzioni agrumicole e produttori di latte.