Puglia, dimissioni dell’assessora No-vax alla pubblica istruzione

Per non mettere in difficoltà la maggioranza, arrivano le dimissioni dell’assessora No-vax Rita Colazzo. L’assessora del comune di Zollino, in Salento, non si è vaccinata e non è intenzionata a farlo, perciò ha rassegnato le dimissioni dando l’annuncio sul proprio profilo social con una lettera che ha rivolto direttamente ai cittadini. Nella lettera l’ex assessora ha informato i cittadini che il 19/01/2022 aveva presentato una lettera di dimissioni in cui diceva di voler rinunciare al suo mandato. La Colazzo ha sottolineato che la sua scelta è stata presa per un profondo senso di responsabilità e per rispetto verso tutti i cittadini.

Pubblicata sui social la lettera delle dimissioni dell’assessora No-vax

La Colazzo ha detto che per rispetto della fiducia datale dagli elettori ha voluto fare questa scelta, piuttosto che essere d’ostacolo alla sua squadra. Nella lettera delle dimissioni dell’assessora No-vax  si legge anche che la donna ha molto apprezzato la stima dei collaboratori che le è stata dimostrata in questi anni e ha dunque ringraziato tutti gli amministratori e il personale. La sua decisione scaturisce da convinzioni personali molto precise e forti, e che non ha alcuna voglia di rinunciare alla sovranità del suo corpo. Secondo l’ex assessora non c’è alcuna differenza tra vaccinati e non, e dettare legge su questo non è affatto corretto.

La decisione dell’ex assessora è irremovibile

L’ex assessora no vax ha sottolineato che lei è una donatrice di sangue e che quando va a donare non le viene chiesto alcun documento per poter dimostrare se è vaccinata o meno. Rita Colazzo ha dunque affermato che la vita delle persone non può dipendere da un QR Code e che la libertà non deve essere determinata da una ulteriore dose di vaccino. Quando in un paese c’è vera democrazia i cittadini vengono garantiti e hanno la libertà di scegliere. La donna ha anche tirato in causa il presidente Pertini, che diceva che le emergenze sono il pretesto preso da coloro che vogliono erodere la libertà.