Puglia, giovane su una barella per sette ore, dimenticano di registrarlo al Pronto soccorso

E’ stato dimenticato per sette ore il giovane su una barella che era giunto al pronto soccorso di Brindisi con i sintomi dell’infarto. Al Pronto soccorso hanno perfino dimenticato di registrarlo. Il giovane era stato condotto con una ambulanza del 118 al pronto soccorso e presentava già gravi disfunzioni cardiache. Per sette lunghe ore ha atteso su di una barella, ma poi è stato scoperto che l’accettazione non era stata fatta, quindi non era stato registrato. Una vicenda incredibile quella accaduta nella giornata di sabato 31 luglio ad un fotoreporter di 36 anni.  Il giovane si trovava a casa quando si è accorto di stare male e ha capito che aveva perso il controllo di braccia e gambe.

Il giovane su una barella non era stato registrato

Allarmati dalla situazione i familiari hanno chiamato il 118. Giunti sul posto, gli operatori sanitari hanno eseguito l’elettrocardiogramma e hanno inviato i risultati all’ospedale di Bari in tempo reale. Il cardiologo ha notato una anomalia nel referto e ha consigliato di trasferire il giovane immediatamente presso l’ospedale Perrino di Brindisi per fare altri accertamenti. Una volta arrivato all’ingresso dell’ospedale brindisino il giovane fotoreporter è stato sottoposto ad un primo tampone per il Covid, poi è stato condotto all’interno del pronto soccorso e lasciato su di una barella. Il giovane su una barella vi è rimasto per sette ore, senza essere visitato.

Il fotoreporter è andato in un altro ospedale

Intorno alle 23 ha chiamato sua cognata per tornare a casa, ma ha scoperto che non c’era alcun documento d’ingresso con il suo nome. Praticamente al pronto soccorso avevano dimenticato di registrarlo. Giuseppe ha quindi deciso di andare all’ospedale Camberlingo di Francavilla Fontana dove i medici lo hanno visitato e dal referto dell’elettrocardiogramma si sono allarmati. Il giovane è stato quindi sottoposto a tutti gli accertamenti necessari e la diagnosi è stata una anormalità della conduzione cardiaca. Il giovane fotoreporter ha veramente avuto paura di morire e quella lunga attesa lo ha spossato ancora di più.