Gli immobili confiscati alla mafia in Puglia sono 16 e saranno destinati ad ospitare progetti di recupero di cui potrà usufruire la cittadinanza. Si tratta di un bilancio tracciato e reso noto nell’incontro che c’è stato in questi giorni fra il Ministero dell’Interno e gli amministratori degli enti locali di Lecce e Brindisi che hanno beneficiato dei beni.
I comuni interessati nel territorio sono in tutto 10 e nel numero rientrano anche i comuni di Cassano, Cerignola, Casamassima, Trani, Molfetta e Bitonto.
Sono dieci i comuni interessati dai finanziamenti
Gli immobili confiscati alla mafia sono stati inseriti in un Pon sulla legalità 2014-2020 e verranno recuperati e adibiti a sedi di incontro per giovani, per svolgere attività di volontariato o saranno trasformati in parchi in cui incontrarsi. Tutto questo sarà ovviamente fatto nella più assoluta legalità.
I comuni che beneficeranno di questi beni saranno Brindisi, San Pietro Vernotico, Mesagne, Oria, Brindisi, San Michele Salentino, Parabita, Cavallino e Casarano. A beneficiare del finanziamento più consistente sarà il comune di Cavallino, in cui una masseria diventerà un Centro per le attività di volontariato al servizio delle categorie disagiate.
Tutti i progetti sugli immobili confiscati saranno fruibili dai cittadini
Il centro che verrà aperto in questa masseria avrà come obiettivo quello di creare aggregazione sociale. Per questo progetto è stato stanziato un milione di euro, mentre per i lavori di recupero del Parco Angelica a Parabita sono stati stanziati 974mila euro, anche questo finanziamento corposo.
Anche negli altri comuni verranno realizzati tante opere a fronte di ulteriori investimenti, di cifre diverse a seconda delle opere da realizzare.
Tutti i progetti hanno però come fine ultimo quello di dimostrare che è possibile ottenere una seconda possibilità attraverso la legalità e la cooperazione.
Gli immobili trasformati avranno anche loro una nuova destinazione d’uso e saranno a disposizione dei cittadini.