Puglia, in tanti non vedono di buon occhio il parco eolico

Le pale del parco eolico hanno preso ormai il posto delle statue di Giove infrante da Sant’Oronzo. Molti considerano queste turbine inefficienti e ideologiche e le ritengono un simbolo anticristiano e anche antiumano.  Sono in tanti ad invocare Sant’Oronzo, primo vescovo di Lecce e patrono del capoluogo della Terra d’Otranto, affinché facesse cadere un fulmine su queste pale che sono anche concausa delle bollette che tartassano gli italiani. Secondo molti, sono solo degli alibi per non realizzare quello che serve a produrre energia conveniente e abbondante, ovvero pozzi, centrali nucleari, oleodotti e altro.

Sorgerà un altro parco eolico nei mari pugliesi

Intanto, nei mari pugliesi arriva un altro parco eolico, che verrà realizzato al largo di Monopoli e Savelletri. Il piano prevede la realizzazione del parco al largo delle coste di Bari e Brindisi, e l’attivazione di 60 aerogeneratori galleggianti per una potenza globale di 600 megawatt. Il progetto appartiene ad una società che ha già fatto richiesta della concessione demaniale, la Geoambiente, una srl di Cavallino specializzata in progettazione e consulenza nel settore ambientale. I 60 aerogeneratori eolici verranno installati su torri tubolari in acciaio e saranno collegati da cavi sottomarini alla stazione elettrica di raccolta e trasformazione offshore. Sarà di 52 metri quadri la zona demaniale marittima occupata sulla costa.

La realizzazione del parco prevista nei prossimi cinque anni

La richiesta di concessione demaniale costituisce solo la prima fase verso la realizzazione del parco eolico, che non verrà costruito prima dei prossimi cinque anni. In base ad un monitoraggio effettuato a febbraio del 2022, sono ben 12 i progetti che aspettano l’autorizzazione per parchi offshore al largo delle coste pugliesi. A questi 12 si aggiungono i tre per cui attualmente l’iter dell’autorizzazione è giunto solo alla richiesta di concessione. Tuttavia, con una delibera del maggio scorso, la Regione Puglia ha introdotto delle novità e ha individuato le tre aree in cui si potranno installare impianti offshore per la produzione di energia al largo dei porti di Bari, Brindisi e Manfredonia.