Puglia, lotta all’Hiv, ogni due giorni un nuovo caso

Non migliorano i dati della lotta all’Hiv in Puglia, ogni due giorni si verifica un nuovo caso. A testimoniarlo un’indagine del Report HIV Puglia che segnala come all’anno si verificano più di 160 nuovi casi, il che vuol dire che in Puglia un giorno sì e un giorno no una persona è stata affetta dalla malattia. Anche se 2018 si è registrata una riduzione notevole di casi rispetto al precedente anno precedente, l’aumento registrato fa supporre che sia ancora attiva la catena di contagi. Tuttavia, è importante notare che i dati segnalati sono meno di quelli reali a causa di diagnosi giunte con ritardo.

Nella lotta all’Hiv il ritardo della diagnosi è il pericolo maggiore

Il ritardo delle diagnosi dipende anche dal poco interesse che hanno le persone nel fare i test per la prevenzione delle MST. A preoccupare gli esperti è proprio la percentuale enorme di diagnosi arrivate in ritardo, che corrisponde al 57,5% , mentre ad avere la diagnosi della malattia sono è il 39,9%. Angela Calluso, presidente Cama Lila di Bari, ha dichiarato che nella lotta all’Hiv il ritardo della diagnosi è il pericolo maggiore. Coloro che non sanno che possono trasmettere la malattia alimentano inconsapevolmente la catena dei contagi.

Occorrerebbe più informazione e prevenzione

Il numero più elevato di diagnosi nuove di Hiv si è registrato nei MSM, ovvero maschi che hanno rapporti sessuali con altri maschi, ma è in aumento anche il numero di donne che hanno contratto la malattia e che sono residenti in Italia. L’emergenza coronavirus ha peggiorato la situazione e da poco le visite sono ricominciate, dopo un fermo provocato dal lockdown. Secondo Stefano Linciano, referente del Punto Lila Salento, sarebbe opportuno fare più informazione e sensibilizzare le persone sulla prevenzione.