In Puglia presentate 12.400 domande per il Bonus psicologo

E’ sorprendente il dato registrato in Puglia per la presentazione delle domande per ottenere il bonus psicologo. Sono infatti ben 12.400 le richieste pervenute sulla piattaforma Inps fino all’8 agosto per accedere al contributo per affrontare le spese riguardanti le sessioni di psicoterapia. Vincenzo Gesualdo, presidente dell’Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi della Regione Puglia, ha sottolineato come la grande adesione conferma il bisogno collettivo a cui bisogna dare subito una risposta urgente per non lasciare nessuno indietro. Le domande sono pervenute in appena 15 giorni dall’apertura della procedura e gli accessi sono stati tantissimi.

Migliaia di domande per il bonus psicologo

Partite lo scorso 25 luglio, in poco più di due settimane le richieste inviate a livello nazionale per il bonus psicologo sono 197.564. Si tratta di numeri superiori ai possibili aventi diritto e bisogna tenere conto anche dei fondi. All’inizio erano stati stanziati 10 milioni di euro, cifra bastante per 16mila persone, e per dare a tanti altri la possibilità di usufruire del contributo lo scorso 4 agosto il Consiglio del Ministri ha stanziato altri 15 milioni di fondi. In totale sono quindi 25 i milioni disponibili, e alla Puglia spetta in tutto circa un milione e mezzo di euro. Il presidente dell’Ordine degli Psicologi della Puglia ha detto di aver accolto con soddisfazione la decisione del governo di stanziare altri fondi per ampliare la platea dei beneficiari.

Strada giusta investire nel benessere

Gesualdo ha detto che investire nel benessere delle persone è la strada giusta e l’assistenza psicologica è un diritto di tutti, garantito dai livelli Essenziali di Assistenza. Il presidente degli psicologi pugliesi ha anche aggiunto che il bonus psicologo è un percorso terapeutico che si propone di supportare chi ha sofferto tanto duramente la pandemia, che ha fatto esplodere il disagio psicologico, facendo emergere forti e pesanti problemi esistenziali. Le strutture pubbliche non possono far fronte alle richieste, sia perché non hanno risorse adeguate, ma anche perché i casi sono aumentati vertiginosamente.